Porgo da profano
alcune domande alle Amministrazioni interessate.
L’Autorità
di regolazione dei trasporti, con delibera n. 86/2017 del 23/06/2017 aveva
indetto una consultazione pubblica sugli elementi per la definizione dello
schema di concessione relativo alle tratte autostradali A5
Torino-Ivrea-Quincinetto, A4/5 Ivrea-Santhià, Sistema Tangenziale di Torino, Diramazione Torino – Pinerolo e A21
Torino-Alessandria-Piacenza, nonché sul relativo sistema tariffario di
pedaggio.
I
soggetti interessati avevano la facoltà di formulare osservazioni puntuali e
motivate entro il termine tassativo del 24 luglio 2017.
Nell’ambito
della consultazione, l’Autorità aveva convocato anche un’audizione dei soggetti
interessati per il 4 luglio 2017, alle ore 15,30 presso la sede
dell’Autorità, al Lingotto Torino.
Il 29/12/2016 è stata votata all’unanimità durante il consiglio della Città Metropolitana una mozione presentata dal Sindaco di Beinasco con cui si chiedeva alla Città metropolitana, Ente socio dell’Ativa che detiene il 18% del capitale azionario, “di attivarsi per la soppressione del casello nel momento in cui si dovrà affrontare il rinnovo della concessione dell’autostrada Torino-Pinerolo. La mozione impegna la sindaca metropolitana a attivarsi nelle sedi competenti, a partire dal Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture perché sia prevista, nel bando in fase di predisposizione per la concessione autostradale Torino Pinerolo, la soppressione del casello di Beinasco in quanto elemento di aggravamento della pressione inquinante su un’area importante del territorio della Città metropolitana”.
Il 29/12/2016 è stata votata all’unanimità durante il consiglio della Città Metropolitana una mozione presentata dal Sindaco di Beinasco con cui si chiedeva alla Città metropolitana, Ente socio dell’Ativa che detiene il 18% del capitale azionario, “di attivarsi per la soppressione del casello nel momento in cui si dovrà affrontare il rinnovo della concessione dell’autostrada Torino-Pinerolo. La mozione impegna la sindaca metropolitana a attivarsi nelle sedi competenti, a partire dal Ministero dei Trasporti e delle infrastrutture perché sia prevista, nel bando in fase di predisposizione per la concessione autostradale Torino Pinerolo, la soppressione del casello di Beinasco in quanto elemento di aggravamento della pressione inquinante su un’area importante del territorio della Città metropolitana”.
Durante la discussione della mozione è stato inoltre richiesto alla
Città Metropolitana di attivarsi sui temi degli investimenti per il
miglioramento delle infrastrutture, delle opere compensative, delle tariffe dei
pedaggi e della soppressione dei caselli.
Le domande sorgono spontanee:
Come mai non
sono pervenute osservazioni dalle Amministrazioni dei Comuni interessati dal
casello di Beinasco (Beinasco, Orbassano, Rivalta, Piossasco, Volvera, None) e
dalla Città Metropolitana di Torino?
Non era quella
la sede giusta? (Invito Sindaci / Consiglieri a spiegarne le ragioni)
Nessun
rappresentante delle varie amministrazioni ha partecipato all’audizione del 4
luglio?
Andrea
Suriani
Informambiente
Orbassano
Fonti:
Città Metropolitana Resoconto delle sedute
Autorità di Regolazione dei Trasporti: consultazione pubblica su schema di concessione autostradale A5, A4/A5, Tangenziale Torino, Dir.ne Torino – Pinerolo e A21
Città Metropolitana Resoconto delle sedute
Autorità di Regolazione dei Trasporti: consultazione pubblica su schema di concessione autostradale A5, A4/A5, Tangenziale Torino, Dir.ne Torino – Pinerolo e A21
Osservazioni scritte inviate all’Autorità di
regolazione dei trasporti:
Con
riferimento alla consultazione suindicata, sono pervenute all’Autorità
osservazioni scritte da parte dei seguenti soggetti: Aiscat; ATIVA; Autostrade per l’Italia;
Comune di Scarmagno;
Monge Logistica srl;
Monge SpA; SIAS SpA; UNICMI; Unione Nazionale
Consumatori.
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