giovedì 22 marzo 2018

Inceneritore: Pubblicati i risultati dei livelli di bioaccumulo dei metalli


Sono stati pubblicati i risultati sui livelli di bioaccumulo di metalli nei lavoratori dell' inceneritore dopo tre anni dall’avvio dell’impianto.
Dalla relazione si legge che: "Analizzando i risultati a tre anni dall’assunzione, si riscontra che la maggior parte dei metalli indagati presenta concentrazioni significativamente più basse di quelle osservate precedentemente.
Fanno eccezione il manganese, il platino e l’antimonio per cui i valori dell’ultimo sono più alti dei valori iniziali; questo trend in aumento è verosimilmente da attribuirsi a esposizioni complesse relative sia all’ambiente sia allo stile di vita".

martedì 6 marzo 2018

Mercurio: Questione di Algoritmi


A seguito della mia richiesta di informazioni in merito ai dati delle emissioni di mercurio di gennaio 2018, pubblico la risposta integrale ricevuta da Trm. Promemoria per chi non avesse letto il post precedente: la linea 3 ha rilevato a camino, un valore massimo registrato delle medie semiorarie pari a 589,90 ug/Nm3 (microgrammi Nm3). Andrea Suriani Informambiente Orbassano. ________

Buongiorno signor Suriani,

la media anomala del Mercurio riscontrata sulla Linea 3 è legata a un’irregolarità di combustione verificatasi il 30 gennaio scorso.

Per rendere confrontabili i valori emissivi di impianti con caratteristiche di processo e di combustione differenti, la normativa prevede una serie di elaborazioni sulle misure strumentali “grezze”.

Uno dei passaggi di elaborazione prevede di riportare la misura ad un tenore di ossigeno di riferimento (che per gli impianti di incenerimento è pari all’11%). 

Questa elaborazione viene effettuata mediante un algoritmo (definito anch’esso dalla normativa) che, se in condizioni di esercizio ordinario introduce un fattore di correzione limitato, perché l’ossigeno, per effetto della combustione, è vicino al valore di riferimento dell’11%, mentre in situazioni di elevata presenza di ossigeno assume un effetto fortemente distorcente. Questa particolare circostanza amplifica la concentrazione apparente dell’inquinante che, quindi, risulta molto più alta di quella effettiva.

Nello specifico, nel caso da lei richiamato l’impianto si trovava in fase di spegnimento della linea 3 e il tenore di ossigeno risultava estremamente elevato. Essendo infatti cessata la combustione, il valore di ossigeno era circa pari a quello presente nell’atmosfera, cioè vicino al 21%. Il suddetto algoritmo ha fatto quindi in modo che la concentrazione effettiva a camino (circa 40ug/Nm3) venisse rielaborata fino al valore indicato da ARPA e da lei richiamato.

Cordiali saluti

TRM Spa