lunedì 20 novembre 2017

SFM5: Alcune considerazioni




Partiamo da un dato di fatto: 
La Stazione San Luigi della linea SFM5 è un’opera al quanto utile che potrà servire un gran numero di persone. E' un'opera che i cittadini aspettano da tempo e che potrà agevolare i collegamenti da/verso Torino per un bacino di utenza molto ampio.

Sollevare qualche dubbio senza polemica o strumentalizzazioni penso che sia più che lecito. Spero che queste considerazioni che seguiranno possano essere costruttive e di informazione per chi legge.

Il Commissario di Governo Paolo Foietta, partecipando in data 14 novembre 2017 ad una Commissione opere pubbliche e ambiente a Rivalta di Torino, ha evidenziato che la distanza tra la fermata del San Luigi e l'ingresso dell'Ospedale è analoga o inferiore alle distanze delle fermate della metropolitana di Torino in prossimità degli Ospedali (Molinette, S. Anna e CTO).

Mi chiedo a questo punto se in fase di progettazione della metropolitana si potevano evitare tali distanze.

Visto che i lavori per la stazione San Luigi non sono ancora iniziati è giusto secondo me poter valutare tutte le varie alternative e porgere l’attenzione sulle problematiche della viabilità e sulla distanza Stazione / Ospedale.

La viabilità della zona interessata alla costruzione del San Luigi è allo stato attuale “un incubo”. Orbassano e la Frazione Pasta di Rivalta sono congestionate dal traffico: la variante del Dojrone che arriva sino alla Via del San Luigi (SP174) nelle ore di punta ha delle tempistiche di percorrenza molto elevate. La coda di auto che si crea, a volte interessa l'intero percorso.

La stessa SP174 che collega Rivalta al San Luigi, nel momento in cui sarà attiva la nuova Stazione, sarà interessata da un’ulteriore incremento del traffico. Chi ad esempio arriverà da Sangano – Bruino – Piossasco, Beinasco, Volvera ecc... che strade utilizzerà per recarsi alla stazione? Probabilmente utilizzeranno le strade già intasate di Rivalta e Orbassano.

Si parla spesso di servizi navette/autobus con fermate nei vari Comuni che collegheranno gli stessi con la stazione del San Luigi… Bene, benissimo, ma mi chiedo: chi investirà su questo progetto? Da dove saranno reperiti i fondi?

In fase di commissione si è fatto riferimento agli impegni assunti per risolvere i problemi di congestione della viabilità nella zona, prima dell’entrata in funzione della stazione (si ipotizza alla fine del 2021). Tali impegni dovrebbero riguardare la soppressione del casello di Beinasco e migliorie alla rete della tangenziale di Torino. Senza dubbio questo comporterebbe una diminuzione del flusso di traffico che interessa la zona di Orbassano / Pasta di Rivalta, in quanto si eviterebbe il passaggio di innumerevoli veicoli che per bypassare il casello confluiscono giornalmente su percorsi urbani.

Rimane comunque il problema della SP174 e annessa variante del Dojrone che dovrà essere necessariamente affrontato e risolto. Coloro che provengono da Bruino, Sangano, ad esempio, non utilizzerebbero comunque la tangenziale per recarsi alla Stazione.

Allo stato attuale sembra evidente che potrà esserci il rischio che molti utenti non utilizzeranno la tratta Sfm5 proprio per i problemi connessi alla viabilità sopra citati.

Altro problema: come raggiungere l'Ospedale San Luigi.
Chi scenderà dal treno avrà due opzioni: prendere la navetta (da chi sarà gestita? chi la pagherà? quanti passaggi saranno garantiti? tempi di attesa tra una navetta e l’altra?) e recarsi all’Ospedale, oppure, se i tempi di attesa saranno troppo lunghi, decidere di andare a piedi. Nel progetto definitivo che ho reperito sul sito della Regione Piemonte, non è citato un collegamento pedonale tra la Stazione e il San Luigi (spero di essere smentito a riguardo e di avere delle indicazioni più precise su un eventuale percorso pedonale). 
Si ventila che ci sarà l'ennesimo sistema di navette per portare gli anziani e le persone con limitazioni fisiche, proposto e condiviso con la direzione dell’ospedale, ma per chi invece dovrà andare a piedi o non ha limitazioni fisiche per il momento non si sa quale strada dovrà intraprendere.

Alla luce delle considerazioni e dei tanti interrogativi posti sopra, mi sento di dire che, mancando ancora diversi anni prima di vedere realizzata tale opera, vi è ancora la possibilità di poter apportare migliorie al progetto, evitando di reiterare quanto già avvenuto in progetti simili già realizzati.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

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