martedì 17 aprile 2018

Centrale Elettrica di Rivalta



Pubblicata la determinazione direttoriale di assoggettabilità alla VIA

In data 16/04/2018 è stata pubblicata la determinazione direttoriale di assoggettabilità alla VIA (valutazione di impatto ambientale), con cui si è determinato l’assoggettamento alla procedura di valutazione dell’impatto ambientale del progetto di “Ricostruzione della centrale termoelettrica di Rivalta di Torino con motori endotermici di potenza complessiva pari a 148 MWt” proposto dalla società Snowstorm s.r.l.. 

Al provvedimento è ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni ed al Capo dello Stato entro 120 giorni decorrenti dalla notifica dell’atto.

Le tante criticità evidenziate anche nel parere della Commissione Tecnica di Verifica sembrerebbero di non facile soluzione...

Che cosa faranno ora i Comuni interessati e la Regione?

Seguiranno aggiornamenti...

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

Fonte: Determinazione direttoriale di assoggettabilità alla VIA

martedì 10 aprile 2018

Centrale Elettrica di Rivalta


Il parere della Commissione Tecnica di Verifica.

Con il parere n. 2699 del 6/4/2018 la commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale si è espressa in merito alla costruzione della Centrale Elettrica di Rivalta.

Il progetto deve essere approfondito e sottoposto a procedura di valutazione di impatto ambientale!

Continuo a sostenere che la costruzione della Centrale Elettrica comporterebbe ulteriori danni ambientali in una zona già martoriata da continue emissioni di inquinanti!

Troppo presto per cantar vittoria... Quanto sopra non è purtroppo la conferma che la centrale non si farà.

Sono state evidenziate diverse criticità tra cui:

sulla base della documentazione presentata non è stato possibile valutare la presenza di possibili impatti sulle componenti ambientali principali, ne tantomeno escludere possibili impatti significativi;

non sono state predisposte ne illustrate misure di mitigazione ambientale del progetto;

le carenze documentali risultano difficilmente colmabili anche a fronte di una eventuale richiesta di integrazioni della documentazione.

Seguiranno aggiornamenti...

Andrea Suriani 
Informambiente Orbassano

Fonte: Parere n. 2699 del 6/4/2018

giovedì 22 marzo 2018

Inceneritore: Pubblicati i risultati dei livelli di bioaccumulo dei metalli


Sono stati pubblicati i risultati sui livelli di bioaccumulo di metalli nei lavoratori dell' inceneritore dopo tre anni dall’avvio dell’impianto.
Dalla relazione si legge che: "Analizzando i risultati a tre anni dall’assunzione, si riscontra che la maggior parte dei metalli indagati presenta concentrazioni significativamente più basse di quelle osservate precedentemente.
Fanno eccezione il manganese, il platino e l’antimonio per cui i valori dell’ultimo sono più alti dei valori iniziali; questo trend in aumento è verosimilmente da attribuirsi a esposizioni complesse relative sia all’ambiente sia allo stile di vita".

martedì 6 marzo 2018

Mercurio: Questione di Algoritmi


A seguito della mia richiesta di informazioni in merito ai dati delle emissioni di mercurio di gennaio 2018, pubblico la risposta integrale ricevuta da Trm. Promemoria per chi non avesse letto il post precedente: la linea 3 ha rilevato a camino, un valore massimo registrato delle medie semiorarie pari a 589,90 ug/Nm3 (microgrammi Nm3). Andrea Suriani Informambiente Orbassano. ________

Buongiorno signor Suriani,

la media anomala del Mercurio riscontrata sulla Linea 3 è legata a un’irregolarità di combustione verificatasi il 30 gennaio scorso.

Per rendere confrontabili i valori emissivi di impianti con caratteristiche di processo e di combustione differenti, la normativa prevede una serie di elaborazioni sulle misure strumentali “grezze”.

Uno dei passaggi di elaborazione prevede di riportare la misura ad un tenore di ossigeno di riferimento (che per gli impianti di incenerimento è pari all’11%). 

Questa elaborazione viene effettuata mediante un algoritmo (definito anch’esso dalla normativa) che, se in condizioni di esercizio ordinario introduce un fattore di correzione limitato, perché l’ossigeno, per effetto della combustione, è vicino al valore di riferimento dell’11%, mentre in situazioni di elevata presenza di ossigeno assume un effetto fortemente distorcente. Questa particolare circostanza amplifica la concentrazione apparente dell’inquinante che, quindi, risulta molto più alta di quella effettiva.

Nello specifico, nel caso da lei richiamato l’impianto si trovava in fase di spegnimento della linea 3 e il tenore di ossigeno risultava estremamente elevato. Essendo infatti cessata la combustione, il valore di ossigeno era circa pari a quello presente nell’atmosfera, cioè vicino al 21%. Il suddetto algoritmo ha fatto quindi in modo che la concentrazione effettiva a camino (circa 40ug/Nm3) venisse rielaborata fino al valore indicato da ARPA e da lei richiamato.

Cordiali saluti

TRM Spa

mercoledì 28 febbraio 2018

Mercurio: ma non dovevamo vederci più?



Arpa Piemonte ha pubblicato i dati dell'inceneritore riferiti al mese di Gennaio 2018.

Relativamente al Mercurio nel documento allegato c'è purtroppo una sorpresa:

La linea 3 ha rilevato a camino, un valore massimo registrato delle medie semiorarie pari a  589,90 ug/Nm3 (microgrammi Nm3).



A memoria non ricordo un valore simile a nessun'altra rilevazione registrata a Camino, nemmeno nel periodo di ottobre - dicembre 2016 quando l'inceneritore funzionò a potenza ridotta per un periodo di tempo a causa dei conferimenti indebiti di rifiuti contenenti tracce di mercurio

Trattasi di un errore di battitura? Il dato è effettivamente questo? 

La media mensile di emissione per la linea 3 è pari a 11,1 ug/Nm3, addirittura inferiore alle medie delle altre 2 linee dell'inceneritore. Questo dato mi fa sperare in un errore...

Arpa che dice in merito? Il Comitato Locale di Controllo (composto da Città Metropolitana, Sindaci dei Comuni di Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivoli, Rivalta e Torino) ne è a conoscenza? Mi piacerebbe che in questo caso fosse divulgato un comunicato ufficiale in merito!

Mi auguro davvero che sia un errore di battitatura, se così non sarà confermato, mi piacerebbe conoscere la giornata in cui si è verificato l'episodio e avere l'elenco delle semiore interessate dai valori anomali di mercurio.

Il dato rilevato a Camino è impressionante (se sarà confermato) . Mi chiedo a questo punto quale dato sia stato registrato in ingresso nei rifiuti, prima delle azioni di filtraggio previste dall'impianto...

Ho inviato contestualmente mail di richiesta informazioni al Comitato Locale di Controllo, Arpa, Città Metropolitana e Trm.

Seguiranno aggiornamenti.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

mercoledì 7 febbraio 2018

Una sfida per tutti gli Orbassanesi!




Immaginate per un secondo se i 23.188 abitanti di Orbassano si recassero in Piazza Umberto con l'immondizia che ogni anno produce e che finisce nell'inceneritore...
Tutti, compreso anche i bambini, dovrebbero recarsi in Piazza in auto... e si, perché ognuno di noi produce ben 179Kg di rifiuti/anno destinati all'inceneritore.
La percentuale di raccolta differenziata nel nostro Comune per l’anno 2017 è pari al 60,39%, contro il 56,85% dell’anno 2016, meglio, ma non basta...
Orbassano sui 19 comuni che appartengono a Covar 14 si trova alla fine della classifica come percentuale di differenziata.
Peggio hanno fatto Nichelino (48123 abitanti – 56,98%) e Lombriasco (1.050 abitanti – 60,05%). Beinasco si è assestato intorno al 62,07% mentre Rivalta intorno al 67,13%.
Credo che ci sia molto da fare in materia di differenziazione, riuso e riduzione dei rifiuti.
L'impegno però deve partire da tutti noi, senza tanti se e senza tanti ma, senza è colpa di quello o è colpa di quell'altro...
La mia proposta:
Perchè non prendiamo la cosa come una sfida?
Noi di Orbassano faremo meglio degli altri Comuni!
Dobbiamo vincere questa sfida, impegnandoci fin da subito!
Chi ci stà?
Fonte dati: Covar 14

martedì 6 febbraio 2018

Inceneritore: in attesa dei dati...



In data 26 gennaio ho inviato una lettera al Centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute - Regione Piemonte, al Comitato Locale di Controllo dell'inceneritore, alla Dott.sa xxxx Asl 3 e per conoscenza all'Ufficio Relazioni con il Pubblico di Arpa Piemonte con cui ho chiesto informazioni in merito alla mancata pubblicazione dei risultati delle analisi cliniche effettuate sulla popolazione residente nella zona dell'Inceneritore e dei lavoratori dell'Impianto.

Pubblico la risposta pervenuta in data odierna (6 febbraio 2018) da parte del coordinamento del Programma SpoTT che ringrazio pubblicamente per il riscontro:

Gentilissimo Sig. Suriani,

la ringraziamo per averci contattato dimostrando vivo interesse per le attività del Programma Spott. È infatti per noi un punto fondamentale la cura della comunicazione verso le parti interessate al fine di assicurare la trasparenza del nostro operato.

Nell’estate del 2017 sono arrivati dall’Istituto Superiore di Sanità i dati relativi ai metalli di tutti i campionati nella campagna 2016-2017 (fase T2). Il report con le elaborazioni statistiche e i commenti relativi ai lavoratori dell’impianto è terminato, ed è attualmente in fase di revisione presso il Comitato Tecnico Scientifico; si prevede la sua pubblicazione sul sito SpoTT entro febbraio. Relativamente al report con i valori dei metalli determinati sui residenti, pur essendo terminate le analisi statistiche, la redazione del documento sta richiedendo tempi più lunghi in particolare per alcune problematiche legate al caricamento dei dati acquisiti con le interviste. Prevediamo comunque l’uscita del documento per la primavera 2018.

Per quel che riguarda gli altri inquinanti organici (le diossine e i PCB) siamo ancora in attesa che l’Istituto Superiore di Sanità ci invii i risultati: di recente, purtroppo, il laboratorio ha comunicato in via non ufficiale che ha dovuto interrompere le analisi previste dal nostro studio per affrontare emergenze ambientali di carattere nazionale. Sarà come sempre nostra cura comunicare tempestivamente i risultati mediante il nostro sito, non appena disponibili le elaborazioni.
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lunedì 5 febbraio 2018

Il Proponente Ritorna alla Carica!



05/02/2018 Aggiornamento n. 13


Centrale Elettrica di Rivalta


Il proponente ritorna alla carica, ma nessuna controdeduzione alle criticità ambientali evidenziate!

Dopo le pubblicazioni delle varie osservazioni, nel sito del Ministero dell'ambiente sono state pubblicate ulteriori integrazioni redatte dal proponente del progetto Snowstorm Srl, relativamente al tema paesaggistico e all'impatto acustico ambientale.

Al momento non sono stati presentati ulteriori documenti dal proponente e, in particolare, nessuna controdeduzione in merito alle criticità ambientali che sono state ben evidenziate nelle osservazioni redatte dal Comitato di Cittadinanza Attiva Rivalta Sostenibile in data 22/01/2018.

Nell'elaborato "Integrazioni paessaggistiche", il proponente ha focalizzato l'attenzione sul sito di Stupinigi e il Monte San Giorgio.

Per quanto riguarda Stupinigi, secondo il proponente "il riscontro fotografico evidenzia una assenza dal profilo di orizzonte della centrale turbogas che, come sviluppo verticale massimo, coincide con quello dell’intervento in esame. C’è da segnalare che la fitta coltre boschiva del Compendio Stupinigi fornisce un ulteriore barriera alla visuale".

Per quanto riguarda il Monte San Giorgio, secondo il proponente "l’esame dei riscontri fotografici evidenzia come la interposizione del sito FCA, intensamente edificato e caratterizzato da sistemi architettonici a sviluppo verticale molto spinto fino a circa 50 m, renda sostanzialmente irrilevante l’interferenza paesaggistica prodotta dal sito nella sua configurazione storica".

E' stato inoltre allegata la documentazione previsionale di impatto acustico ambientale, che ritiene, previsionalmente, "che l’impatto acustico ai recettori ed a confine di pertinenza connesso all’operatività della centrale di produzione di energia elettrica da realizzarsi nel Comune di Rivalta di Torino (TO) ed indagata nella presente analisi, sia conforme ai limiti sanciti dalla normativa di settore".


Sono stati inoltre allegati altri documenti, tra cui fotosimulazioni e comparazioni dell'intervento, una carta della visibilità aerea, un elaborato paessagistico.

Fonte: Ministero dell'Ambiente

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

lunedì 22 gennaio 2018

Registro Tumori: Le risposte del CPO

A seguito del mio post del 20 gennaio 2018 in merito al Registro Tumori di Torino e dei comuni dell'area sud della cintura metropolitana torinese, Vi comunico che ho avuto delle risposte da parte del CPO Piemonte, Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte.
Mi hanno ringraziato per la segnalazione dell'errore di collegamento alle pagine del sito e che provvederanno quanto prima a correggere il link.
Relativamente all'aggiornamento del Registro Tumori mi è stato comunicato che i dati di incidenza tumorale della città di Torino sono disponibili dal 1985 e quelli dell’area metropolitana dal 2007 e sono aggiornati al 2012.
I dati sono pubblicati nel sito e in entrambi i casi non si tratta di stime ma della misura esatta del fenomeno, ottenuta attraverso la registrazione puntuale di tutti i casi di neoplasia maligna.
Le stime prodotte in passato per le aree della regione non coperte dalla registrazione, non sono più state aggiornate in quanto è stato ampliato l’area di copertura ed attualmente sono in corso i lavori per misurare la reale dell’incidenza tumorale in tutto il Piemonte relativamente al biennio 2013-14.
Secondo quanto mi è stato comunicato i dati saranno disponibili sul sito del CPO a breve.
In merito alle tempistiche di redazione del Registro Tumori mi hanno spiegato che il processo di registrazione dei tumori è molto complesso e i tempi tecnici per la raccolta, la certificazione e l'analisi dei casi sono di circa due anni dopo la conclusione dell'anno solare a cui si riferiscono, pertanto i dati del 2017 non potranno essere disponibili prima del 2020.
Ringrazio pubblicamente chi mi ha risposto in tempi così rapidi dalla Struttura Semplice Dipartimentale - Registro Tumori Piemonte - CRPT, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.
Vi terrò informati sui prossimi aggiornamenti del CPO.

domenica 21 gennaio 2018

TAV A RIVALTA: SONO ARRIVATI I SOLDI.


Per la maggior parte dei cittadini di Orbassano il Tav non è un tema di particolare interesse.
Eppure i soldi che si vorranno spendere per quest'opera sono di tutti noi:
Il ministero delle infrastrutture ha messo a disposizione di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) 1.700 milioni di euro (millesettecento!) per la realizzazione della tratta nazionale Avigliana-Orbassano.
Ritengo che sia necessario informarsi e confrontarsi in merito a questo progetto che interesserà anche il nostro territorio, pertanto, vi invito a partecipare alla serata informativa organizzata dal Comitato No Tav di Rivalta in collaborazione con l'associazione Pronatura di Torino.
Appuntamento per Venerdi 26 gennaio ore 21 - Centro Incontri del Mulino, Via Balegno, Rivalta.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

"ERRORE 404: PAGINA NON TROVATA"

Quante volte vi è capitato di navigare in internet e di cliccare su un link e ricevere come risposta:
"404 Error We can't find the page you're looking for. Head back to home page" nella versione inglese o più semplicemente
"ERRORE 404: PAGINA NON TROVATA". ?
Partiamo dalle origini: In data 28/08/2013 l’Arpa Piemonte ha redatto il documento "Sorveglianza Epidemiologica degli effetti sulla salute dell’inceneritore di Torino – Effetti a lungo Termine".
All'epoca, non essendo previsti registri tumori nella zona sud della Provincia di Torino, era stata considerata la necessità dell’estensione dell’area coperta dal Registro Tumori di Torino (il più vecchio d’Italia) ai comuni dell’area sud della cintura metropolitana torinese (Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivalta di Torino, Nichelino, Moncalieri). Data l’onerosità di costruzione di questo registro, però, si decise che questo tipo di esito poteva essere successivamente rilevato mediante i flussi informativi di mortalità e ricovero ospedaliero.
E' stato fatto? Ci sono dei dati?
Proseguo con la mia ricerca tramite internet di altri dati inerenti l’incidenza dei tumori dalla data di avvio dell’inceneritore: visito il sito del CPO Piemonte, Centro di Riferimento per l’Epidemiologia e la Prevenzione Oncologica in Piemonte.
Leggo che il CPO “dal 1995 riunisce e coordina le strutture del Servizio Sanitario Regionale che svolgono attività di ricerca e valutazione sulla diffusione e la prevenzione dei tumori e che dal maggio 2014 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha individuato il CPO Piemonte quale Centro Collaborativo per la diagnosi precoce e lo screening del cancro.
Ho pensato subito di essere finito nel posto giusto per trovare dei dati! Leggo che “gran parte dei dati epidemiologici prodotti nel corso dell'attività di ricerca vengono messi a disposizione del pubblico nella sezione Open data”.
Punto subito il mouse su termine Open data (https://www.cpo.it/it/open-data/) clicco e:
404 Error We can't find the page you're looking for. Head back to home page…
Non perdo la speranza.. non mi arrendo, vado avanti. Trovo dei documenti che trattano l’Incidenza (2008-2012), mortalità, sopravvivenza e prevalenza dell’Area Metropolitana di Torino.
Altro documento trovato: tumori maligni in Piemonte: stime al 2015, pubblicato nel febbraio del 2015.
Non trovo altro… Mando una mail chiedendo lumi, se esistono dati più recenti, magari suddivisi per Comuni. Vedremo se avrò risposta o se sarò oggetto di un altro fastidiossisimo
"ERRORE 404: PAGINA NON TROVATA"....

martedì 16 gennaio 2018

Centrale Elettrica di Rivalta


16/01/2018 Aggiornamento n. 10

Le controdeduzioni del proponente alle mie osservazioni e la richiesta al Ministero dell’Ambiente da parte della Direzione generale Archeologia,  belle arti e paesaggio all’assoggettamento alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto della centrale.

Inoltro un aggiornamento in attesa di conoscere nello specifico le osservazioni presentate dalle amministrazioni di Piossasco, Rivalta e Volvera durante la Conferenza dei Servizi del 15/01/2018, che probabilmente saranno trattate dal Sindaco di Rivalta e dagli Assessori competenti nell’assemblea pubblica che si svolgerà questa sera alle 18:30 a Tetti Francesi .  

La Snowstorm Srl (il proponente della costruzione della centrale) ha risposto  alle mie osservazioni che ho inviato il 3 gennaio 2018, 11 giorni prima la data prefissata per la conferenza dei servizi a cui hanno partecipato le varie amministrazioni interessate.

Il primo quesito che ho posto era riferito a quali potevano essere le reali necessità di costruire una nuova centrale elettrica. Il proponente ha risposto che “Lo scopo della centrale elettrica sarà quello di “garantire continuità al servizio, in sicurezza ed economia di esercizio non di base, ma di integrazione, nelle ore dell’anno durante le quali la produzione da fonti rinnovabili non è in grado di soddisfare la domanda del sistema elettrico”.

Ecco quindi svelato lo scopo della centrale elettrica e dell’interesse del proponente a costruirla , rispondendo anche al quesito che si erano posti le varie amministrazioni di Volvera, Rivalta e Piossasco tramite il loro comunicato stampa congiunto del 12 gennaio 2018.

Proseguendo con le controdeduzioni del proponente alle mie osservazioni, relativamente al rumore sono state allegate n. 2 mappe per il periodo diurno e notturno. Secondo il proponente i livelli di immissione sonora rispettano i limiti normativi e tiene ad evidenziare che l’impianto non prevede un funzionamento continuo, ma opererà ad integrazione della produzione delle Fonti energetiche rinnovabili. Date un’occhiata alle mappe per rendervi conto dell’impatto che avrà la centrale (pagine 8 e 9 del documento controdeduzioni).

Non risolto l’aspetto della gestione dei reflui: Alla mia domanda in merito alla gestione dei reflui, il proponente risponde che, “al momento, non si prevede di utilizzare, l’originaria connessione all’impianto dell’adiacente Stabilimento Fenice, ma si provvederà all’allaccio alla pubblica fognatura così come si manterrà lo scarico nel canale Volvera per le acque di seconda pioggia. A tal fine si precisa che l’iter autorizzativo necessario verrà espletato nella successiva fase di istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale”.

In merito alle procedure di bonifica del sito il proponente sottolinea che il sito non è contaminato e che i lievi superamenti riscontrati nell’acqua di falda sono di origine esterna.  Sarà anche vero ma è necessario attendere i risultati dell’indagine ambientale in corso da parte di Arpa Piemonte così come fatto intendere dal proponente stesso nelle controdeduzioni.

E’ infine notizia di oggi che la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio ha chiesto al Ministero dell’Ambiente, la pronuncia negativa in merito all’esclusione dall’assoggettamento alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto.

Secondo la Direzione citata, il proponente ha sottovalutato l’importanza di alcuni aspetti, tra cui la Palazzina di caccia di Stupinigi e il territorio circostante, evidenziando diverse criticità contenuto all’interno dello Studio Preliminare Ambientale presentate dal proponente.

Sono stati infatti contestati alcuni aspetti, tra cui la mancata consultazione del Piano paesaggistico Regionale da parte del proponente e pertanto, lo Studio preliminare ambientale,  “non ha prodotto un’adeguata descrizione dei potenziali impatti significativi prodotti sul patrimonio culturale paesaggistico e sul paesaggio con la costruzione della nuova centrale”.

La Palazzina di caccia di Stupinigi è inserita in una Zona definita di “notevole interesse pubblico” e anche la Soprintendenza  Archeologia, belle arti e paesaggio è intervenuta in merito (parere del 22/12/2017), rilevando che l’altezza dell’edificio e delle relativi torri (ricordo che saranno alte 30 metri…) “consente di ipotizzare una possibile interferenza visiva con siti esterni all’area di intervento riconosciuti di interesse paesaggistico, ed in particolare con il Monte San Giorgio a Piossasco, e soprattutto con il compendio del parco esterno e dei tenimenti agrari della Palazzina di Caccia di Stupinigi, correlati al vincolo relativo ai Tenimenti dell’Ordine Mauriziano e alla perimetrazione di Buffer Zone del sito seriale Unesco delle Residenze Sabaude”.

Lo Studio Preliminare Ambientale fa supporre che la costruzione della nuova centrale renda necessaria la costruzione di una “eventuale linea in progetto” di collegamento elettrico, senza però specificare una descrizione delle caratteristiche fisiche di progetto e dei potenziali impatti rilevanti indotti anche sul paesaggio.

Lo Studio Preliminare Ambientale non descrive le caratteristiche del progetto per la parte relativa alla fornitura del gas naturale e pertanto non è per nulla chiaro quali potranno essere i potenziali impatti sulle componenti ambientali del patrimonio culturale e del paesaggio, soprattutto se si dovesse determinare la nuova costruzione di gasdotti e/o serbatoi di accumulo o l’eventuale adeguamento di quelli già esistenti del precedente impianto.

Ricapitolando, lo Studio Preliminare Ambientale redatto dal proponente, secondo quanto riportato nel documento della Direzione Generale Archeologica belle arti e paesaggio, “non ha descritto tutti i potenziali impatti rilevanti sulle componenti ambientali, ma anche non ha adeguatamente descritto le caratteristiche fisiche del progetto proposto”.

Da quanto sopra pare proprio che sia inevitabile assoggettare il progetto alla Valutazione di Impatto Ambientale e che sussistano i presupposti affinché il proponente  non otterrà il permesso a costruire, tutelando la conservazione del paesaggio e del  nostro territorio che presenta criticità ambientali critiche da non sottovalutare.



Fonti:

Osservazioni di Andrea Suriani 

Controdeduzioni alle osservazioni di Andrea Suriani http://www.va.minambiente.it/File/Documento/227784

Osservazioni di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio
http://www.va.minambiente.it/File/Documento/227786

martedì 9 gennaio 2018

Il rispetto dell'ambiente ha un costo

Ho seguito sui social le varie polemiche di questi giorni: tutti a contestare i 0,01 centesimi o i 0,03 centesimi del costo di un sacchetto.
In pochi a polemizzare sugli aumenti di luce, gas, autostrade, ecc...
Il costo del sacchetto biodegradabile è visibile sullo scontrino e questo ha creato tanti problemi. Ma secondo voi i vari imballaggi degli alimenti che acquistiamo sono offerti in beneficenza dai produttori? Direi proprio di no... Li paghiamo eccome! Come abbiamo sempre pagato i sacchetti utilizzati prima...
Condivido alcune perplessità sull'applicazione della legge, ci mancherebbe, e a tal proposito mi auguro che si possa prendere in considerazione l'utilizzo di borse riciclabili (vedi retine), come sostenuto da una campagna di sensibilizzazione dell'Associazione Comuni Virtuosi avviata diverso tempo fa.
E' vero che contrastare i problemi dell'ambiente comporta alcuni sacrifici, piccoli o grandi che siano: semplificando potrei definire piccoli sacrifici che vanno dai 0,01 centesimi del costo di un sacchetto, al dividere la carta dalla plastica, l'umido dall'indifferenziato, ecc... ai grandi sacrifici: mi viene in mente ad esempio il dover cambiare un'auto perché troppo inquinante, ma mi auguro che ci sia da parte di tutti noi maggiore attenzione e consapevolezza dei problemi ambientali che caratterizzano il nostro Territorio, la nostra Città, il nostro Paese.
Sacrifici che saranno in qualche modo utili per noi stessi e per le generazioni future.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano.