domenica 31 dicembre 2017

Casello di Beinasco - Un nuovo articolo


L'articolo di oggi mi sembra un po' in contrasto con quello di ieri: si legge infatti che, in merito al casello di Beinasco, nel documento Pd consegnato al presidente Sergio Chimaparino e all'assessore dei tasporti Balocco (nelle prossime settimane tratterrano con il ministero dei trasporti le condizioni del bando), "non si esclude la sua soppressione ma si elencano i problemi sul tappeto". Ma che significa questo?

Riporto una dichiarazione scritta nell'articolo (non riesco a risalire a chi l'ha rilasciata) : «Si può decider di togliere tutto o spostarlo magari a None: bisogna trovare la soluzione migliore e questo sta scritto nel piano». Chi ha dichiarato questo? Nadia Conticelli presidente Pd della Commissione Trasporti in Regione? E allora siamo sempre più lontani da quanto scritto nell'articolo di ieri o mi sbaglio visto che si è parlato solo di "eliminazione della barriera" e non di spostamento?
L'articolo conclude evidenziando che "chi vorrà vincere il bando dovrà dire come intende liberare la Tangenziale dai caselli e, nello steso tempo incassare risorse".
Se si fa questa affermazione ciò significa che nel bando si da già per scontato che non sarà evidenziata la soppressione del casello come un punto fermo per chi vorrà aggiudicarsi la gara.
Ultima dichiarazione riportata nell'articolo di oggi:
«Il vincitore dovrà anche assumersi l’onere della manutenzione delle strade provinciali che portano alla Tangenziale e all’autostrada - dice Conticelli - e fornire uno studio con il quale risolvere le interminabili code che intasano il tratto fra Venaria, Borgaro e Collegno e anche oltre».
Bhe direi che quest'altro aspetto tolga ogni dubbio... Se non ci sarà sul piatto dei contributi a carico della Regione Piemonte che finanzi parte di questi interventi la vedo personalmente molto dura trovare un Ente privato che possa fare della beneficenza a noi cittadini che utilizziamo la tangenziale...

domenica 17 dicembre 2017

Ambienthesis: gli accordi non mantenuti.

Con un comunicato stampa Ambienthesis S.p.A (ex Servizi Industriali) ha annunciato un nuovo investimento di circa € 3.500.000,00 per la sede di Orbassano, sottoscrivendo un contratto con la società Rea Dalmine S.p.A. per la realizzazione dei seguenti impianti:

  • Una centrale di cogenerazione (alimentata a gas metano), combinato ad un sistema frigorifero (il “Trigeneratore”), per mezzo della quale produrre sia energia elettrica a sostegno dei cicli produttivi dello stabilimento, sia energia termica 
  • Un sistema impiantistico per la miglior gestione delle emissioni atmosferiche.
Ma la ex Servizi Industriali non doveva essere rilocalizzata?

Nel dicembre 1994 tra i Comuni di Orbassano, Rivalta, Torino, Grugliasco, Rivoli, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino e le società C.A.A.T. s.c.p.a. e S.I.T.O. s.p.a. veniva sottoscritto un Accordo di Programma (adottato in data 16 gennaio 1995 con il decreto n. 169 del Presidente della Giunta regionale), finalizzato alla realizzazione del nuovo Centro Agro Alimentare di Torino, al completamento dell'Interporto Torino - Orbassano ed alla definizione e realizzazione delle connesse infrastrutture.

L'Accordo, prevedeva, tra l’altro, l'impegno della Regione, di concerto con la Provincia di Torino, di "avviare le procedure finalizzate alla rilocalizzazione dell'Azienda di trattamento di rifiuti tossico-nocivi Servizi Industriali", sita in un'area destinata alla realizzazione del Centro Intermodale Torino - Orbassano

Nel corso dell'anno 2004  venne sottoscritto il protocollo di Intesa tra l’Amministrazione provinciale di Torino, i Consorzi di Bacino e alcune Amministrazioni comunali con cui i vari enti si impegnanavano a far rispettare l’accordo di programma per la realizzazione del CAAT relativamente alla rilocalizzazione degli impianti della Servizi Industriali S.p.A. prima dell’entrata in funzione dell’impianto dell'inceneritore del Gerbido.

La localizzazione nell’area "Gerbido" dell'inceneritore veniva condizionata allo spostamento dell'impianto della Servizi Industriali s.r.l..

Se Ambienthesis ha deciso di avviare un ulteriore investimento, ciò significa, senza dubbio, che la mancata rilocalizzazione dell'Impianto di Orbassano ormai è cosa certa, alla faccia degli Accordi stipulati negli anni passati e alla faccia di noi Cittadini...

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

Fonti:

sabato 16 dicembre 2017

Aggiornamento S.f.m.5

16/12/2017 S.f.m.5 - Aggiornamento n. 14

Le bugie a quanto pare hanno le gambe corte e a dirlo è il Tribunale.

Notizia di qualche giorno fa pubblicata anche su "La Stampa": la querela presentata dal commissario di Governo Foietta nei confronti di due consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle (Frediani e Valetti) è stata archiviata.

Il giudice, nel motivare la sua decisione ha specificato che: "Lo slittamento in avanti nel tempo della linea FM5 e della stazione San Luigi, la loro "associazione" al progetto di realizzazione del Tav e la conseguente lievitazione esponenziale dei costi SONO FATTI VERI".

Risultato finale di quanto sopra: gli Orbassanesi, i Rivaltesi e chiunque utilizzerà la SFM5 potranno utilizzare il servizio ferroviario con più di 5 anni di ritardo rispetto a quanto previsto dai primi accordi e nel frattempo i costi saranno lievitati...


Andrea Suriani
Informambiente Orbassano


Fonti:

"La Stampa" del 13 dicembre 2017.


lunedì 27 novembre 2017

Informazioni sempre aggiornate


Per i cittadini di Orbassano ho attivato una mailing list che permette di ricevere aggiornamenti in merito alle limitazioni del traffico e altre informazioni in merito all'ambiente.
L'attività consiste in:
Invio settimanale del bollettino Arpa/Regione che indica il livello del semaforo che comporta le limitazioni del traffico;
Indicazioni del livello del semaforo e delle limitazioni previste;
Informazioni ambientali di carattere generale;
Attività di Informambiente Orbassano 
Se vuoi iscriverti manda una mail a inforbassano@libero.it

La tua mail non sarà divulgata a terzi e non sarà utilizzata per fini commerciali.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

venerdì 24 novembre 2017

Comitato Locale di Controllo - Assemblea Pubblica

Per il giorno 30 novembre alle ore 20.30 presso la Cascina Roccafranca, Via Rubino 45, Torino è convocata l’assemblea pubblica del Comitato Locale di Controllo dell'inceneritore di Torino.
Ordine del giorno:
1. Esposizione dei risultati del piano di sorveglianza sanitaria
sugli effetti a breve termine;
2. Aggiornamento sull’attività di manutenzione dell’impianto;
3. Aggiornamento sull’attività di TRM spa e degli organi di controllo per il contenimento delle emissioni di mercurio e il controllo dei carichi radioattivi.
Nell'ordine del giorno non c'è traccia delle analisi sui metalli pesanti relativo allo studio sulla popolazione.
A tal proposito nella seduta del 2/8/2017 la rappresentante dell'Asl TO3 aveva dichiarato che: "sui metalli abbiamo ricevuto a fine luglio i dati dell’Istituto Superiore di Sanità; compatibilmente con i tempi di analisi, in autunno prevediamo di uscire sia con i report sui lavoratori che quello sui residenti. L’Istituto Superiore di Sanità ha detto che si può prevedere una restituzione dei dati all’ASL per fine anno riguardanti gli IPA e dopo un ulteriore mese quelli relativi alle diossine. Gli è stato riferito che hanno avuto gravissime difficoltà perché l’istituto ha avuto il blocco totale di qualunque tipo di fornitura per parecchio tempo legate, si presume, a problemi di bilancio, per cui non erano in grado di fare le analisi". Ci racconteranno quindi dei risultati del piano di sorveglianza sanitaria sugli effetti a breve termine di cui ho già espresso personali perplessità ...
Partecipiamo numerosi.


Orbassano e le ordinanze antismog

Sono state pubblicate questa mattina, 24/11/2017 due nuove ordinanze dal Sindaco del Comune di Orbassano.

Ordinanza n. 125

Ordinanza n. 128

Con queste ordinanze anche Orbassano si allinea con gli altri Comuni dell'Agglomerato di Torino al fine di dare attuazione alle misure temporanee e dei provvedimenti stabili dalla Regione Piemonte per contrastare l'Emergenza Smog.


giovedì 23 novembre 2017

Protocollo Antismog

Mappa aggiornata al 23/11/2017.

LIVELLI DEL SEMAFORO VALIDI NEL PERIODO 24/11/2017 - 27/11/2017

CLICCA QUI PER VERIFICARE IL LIVELLO DEL SEMAFORO AGGIORNATO

MAPPA dei Comuni dell'Agglomerato di Torino che "dovrebbero" attivare il protocollo:

Livello “VERDE” nessuna restrizione.

Livello “ARANCIO” è attivato dopo 4 giorni consecutivi di superamento, misurato nella stazione di
riferimento, del valore di 50 μg/m3 della concentrazione di PM10.

Livello “ROSSO” è attivato dopo 10 giorni consecutivi di superamento, misurato nella stazione di
riferimento del valore limite di 50 μg/m3 della concentrazione PM10, sulla base della verifica effettuata nelle giornate di lunedì e giovedì (giornate di controllo) sui 10 giorni antecedenti.

Clicca su + per incrementare i dettagli della mappa.

lunedì 20 novembre 2017

SFM5: Alcune considerazioni




Partiamo da un dato di fatto: 
La Stazione San Luigi della linea SFM5 è un’opera al quanto utile che potrà servire un gran numero di persone. E' un'opera che i cittadini aspettano da tempo e che potrà agevolare i collegamenti da/verso Torino per un bacino di utenza molto ampio.

Sollevare qualche dubbio senza polemica o strumentalizzazioni penso che sia più che lecito. Spero che queste considerazioni che seguiranno possano essere costruttive e di informazione per chi legge.

Il Commissario di Governo Paolo Foietta, partecipando in data 14 novembre 2017 ad una Commissione opere pubbliche e ambiente a Rivalta di Torino, ha evidenziato che la distanza tra la fermata del San Luigi e l'ingresso dell'Ospedale è analoga o inferiore alle distanze delle fermate della metropolitana di Torino in prossimità degli Ospedali (Molinette, S. Anna e CTO).

Mi chiedo a questo punto se in fase di progettazione della metropolitana si potevano evitare tali distanze.

Visto che i lavori per la stazione San Luigi non sono ancora iniziati è giusto secondo me poter valutare tutte le varie alternative e porgere l’attenzione sulle problematiche della viabilità e sulla distanza Stazione / Ospedale.

La viabilità della zona interessata alla costruzione del San Luigi è allo stato attuale “un incubo”. Orbassano e la Frazione Pasta di Rivalta sono congestionate dal traffico: la variante del Dojrone che arriva sino alla Via del San Luigi (SP174) nelle ore di punta ha delle tempistiche di percorrenza molto elevate. La coda di auto che si crea, a volte interessa l'intero percorso.

La stessa SP174 che collega Rivalta al San Luigi, nel momento in cui sarà attiva la nuova Stazione, sarà interessata da un’ulteriore incremento del traffico. Chi ad esempio arriverà da Sangano – Bruino – Piossasco, Beinasco, Volvera ecc... che strade utilizzerà per recarsi alla stazione? Probabilmente utilizzeranno le strade già intasate di Rivalta e Orbassano.

Si parla spesso di servizi navette/autobus con fermate nei vari Comuni che collegheranno gli stessi con la stazione del San Luigi… Bene, benissimo, ma mi chiedo: chi investirà su questo progetto? Da dove saranno reperiti i fondi?

In fase di commissione si è fatto riferimento agli impegni assunti per risolvere i problemi di congestione della viabilità nella zona, prima dell’entrata in funzione della stazione (si ipotizza alla fine del 2021). Tali impegni dovrebbero riguardare la soppressione del casello di Beinasco e migliorie alla rete della tangenziale di Torino. Senza dubbio questo comporterebbe una diminuzione del flusso di traffico che interessa la zona di Orbassano / Pasta di Rivalta, in quanto si eviterebbe il passaggio di innumerevoli veicoli che per bypassare il casello confluiscono giornalmente su percorsi urbani.

Rimane comunque il problema della SP174 e annessa variante del Dojrone che dovrà essere necessariamente affrontato e risolto. Coloro che provengono da Bruino, Sangano, ad esempio, non utilizzerebbero comunque la tangenziale per recarsi alla Stazione.

Allo stato attuale sembra evidente che potrà esserci il rischio che molti utenti non utilizzeranno la tratta Sfm5 proprio per i problemi connessi alla viabilità sopra citati.

Altro problema: come raggiungere l'Ospedale San Luigi.
Chi scenderà dal treno avrà due opzioni: prendere la navetta (da chi sarà gestita? chi la pagherà? quanti passaggi saranno garantiti? tempi di attesa tra una navetta e l’altra?) e recarsi all’Ospedale, oppure, se i tempi di attesa saranno troppo lunghi, decidere di andare a piedi. Nel progetto definitivo che ho reperito sul sito della Regione Piemonte, non è citato un collegamento pedonale tra la Stazione e il San Luigi (spero di essere smentito a riguardo e di avere delle indicazioni più precise su un eventuale percorso pedonale). 
Si ventila che ci sarà l'ennesimo sistema di navette per portare gli anziani e le persone con limitazioni fisiche, proposto e condiviso con la direzione dell’ospedale, ma per chi invece dovrà andare a piedi o non ha limitazioni fisiche per il momento non si sa quale strada dovrà intraprendere.

Alla luce delle considerazioni e dei tanti interrogativi posti sopra, mi sento di dire che, mancando ancora diversi anni prima di vedere realizzata tale opera, vi è ancora la possibilità di poter apportare migliorie al progetto, evitando di reiterare quanto già avvenuto in progetti simili già realizzati.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

Semaforo Arancio ma non per tutti.

Dal bollettino pubblicato da Arpa in data odierna (20/11/2017), relativamente al protocollo operativo per l'attuazione delle misure urgenti antismog si deduce che non solo Torino dovrà attivare il blocco del traffico fino all'Euro 4 diesel.


Per i comuni di Alpignano, Caselle Torinese, Chivasso, Druento, Ivrea, Leinì, Mappano, Pianezza e Volpiano in base a quanto riportato nel bollettino Arpa, il livello del semaforo è arancio (4 giorni consecutivi di superamento, misurato nella stazione di riferimento, del valore di 50 μg/m3 della concentrazione di PM10.

Ho contattato i Comuni di Ivrea, Leinì, Chivasso, ma non mi hanno dato indicazioni certe se le misure antismog saranno attivate oppure no.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

mercoledì 8 novembre 2017

Centralina Arpa di Orbassano

Arpa risponde

In merito al mio post del 5 novembre 2017  ho ricevuto risposta dall'Arpa Piemonte sotto riportata:



Egregio Sig. Suriani

In merito alla sua cortese richiesta si conferma che la sonda di prelievo della stazione di Orbassano è la struttura a forma di camino che si vede sul tetto della cabina  nella foto che ci ha inviato.
La problematica  da lei sollevata   – che fa riferimento all’allegato III del D.Lgs 155/2010 con le modifiche apportate dal DM 26/1/2017 del MATT – si verifica periodicamente   nelle  situazioni in cui la cabina è posta  in aree a giardino, parco pubblico ecc.. 

A questo proposito occorre precisare che le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria sono poste su sedimi di cui l’Agenzia non è proprietaria, ma di cui usufruisce a seguito di convenzione  con l’Amministrazione comunale competente e unicamente in riferimento allo spazio fisico occupato dal manufatto.

Di conseguenza Arpa Piemonte non può intervenire direttamente nella  potatura degli alberi circostanti le proprie cabine, ma informa quando necessario  l’Amministrazione comunale della necessità di provvedere in merito. Nel caso specifico Arpa ha già provveduto a segnalare il problema  agli uffici competenti del Comune di Orbassano.

Per quanto riguarda la possibilità , da lei correttamente richiamata, di una  alterazione  delle misure si precisa che  le procedure tecniche del Sistema Qualità dell’Agenzia prevedono che  tutti  i dati prodotti dalla  rete di monitoraggio regionale della qualità  dell’aria siano sottoposti a tre successivi livelli di validazione da parte di personale tecnico specializzato. All’interno di tale procedura gli operatori incaricati tengono naturalmente conto anche delle situazioni di alterazione temporanea  del contesto circostante le stazioni, come quella da lei richiamata.




In ogni caso è opportuno sottolineare che il numero di punti di misura della  rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria è ampiamente ridondante rispetto alle richieste minime della normativa vigente; ciò permette , nei casi in cui i dati rilevati da una stazione, anche a causa di fattori esterni, non risultino conformi alle disposizioni di legge ( ad esempio  perché non è stata raggiunta la percentuale  minima di dati validi su base annuale) di utilizzare ai fini della valutazione della qualità dell’aria un’altra stazione avente le stesse caratteristiche, come esplicitamente previsto dalla normativa stessa.

Distinti saluti

Arpa Piemonte
Ufficio Relazioni con il Pubblico

Inceneritore e Mercurio

Le risposte di Arpa.




In data 1/9/2017 avevo sottoposto ad Arpa delle domande e per conoscenza al Comitato Locale di Controllo relativamente a dei valori anomali di mercurio a camino, segnalati da Arpa in un documento del 28/8/2017.

I valori anomali si sono registrati, specialmente sulle linee 1 e 2 per diverse ore consecutive, che hanno comportato il blocco dell’alimentazione.

Riporto le mie domande e le risposte avute da Arpa Piemonte in data odierna:

D: I valori anomali sono stati registrati a camino quindi dopo la fase di filtraggio?
R: Si, si tratta di valore rilevati a camino.

D: Visto che l’alimentazione è stata bloccata, TRM ha provveduto a comunicare il superamento agli Enti competenti?
R: No. I dati sono visibili dallo SME ma la comunicazione non è dovuta in quanto il sistema di misura non è fiscale.

D: E’ possibile avere un’analisi dei valori anomali registrati e sapere in quali giorni esattamente si sono registrate le emissioni anomale di mercurio?
R: La relazione tecnica contenente la disamina dei valori anomali di mercurio in emissione è in corso di redazione da parte del servizio di vigilanza. Una volta ultimata verrà trasmessa alla Città Metropolitana. Informativa in merito verrà data in occasione del prossimo incontro del comitato locale di controllo. Inoltre potrà essere richiesta copia della relazione tramite procedura di accesso agli atti.

Attendiamo quindi la prossima seduta del Comitato Locale di Controllo per avere maggiori informazioni.


Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

domenica 5 novembre 2017

Centralina Arpa di Orbassano


Le linee guida per la predisposizione delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria in Italia, così come previsto dal DM 60/02 prevede una regola ben precisa:

La sonda deve essere posta ad una distanza di almeno due metri da ostacoli quali muri, supporti, superfici polverose e ad una distanza superiore ai 10 m dalla linea di gocciolamento degli alberi più vicini.

L'Allegato III al decreto legislativo 155/2010 riporta che l'ingresso della sonda di prelievo deve essere libero da qualsiasi ostruzione, per un angolo di almeno 270°. Al fine di evitare ostacoli al flusso dell'aria, il campionatore deve essere posto ad una distanza di alcuni metri rispetto ad edifici, balconi, alberi e altri ostacoli.

Non per polemizzare o altro, ma giusto per capire, mi chiedo se la sonda sia quella specie di camino che si può vedere nella foto: se è quella la distanza non è sicuramente rispettata; se non è quella mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse dove è posizionata, per poter capire se effettivamente la distanza dagli alberi sia rispettata e i dati forniti dalla centralina non siano in qualche modo alterati dalla presenza degli alberi.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

martedì 3 ottobre 2017

Casello di Beinasco - Aggiornamento



L’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) ha fissato gli elementi per la definizione dello schema di concessione e stabilito il sistema del tariffario dei pedaggi relativi a varie tratte autostradali e alla tangenziale di Torino, tra cui la diramazione Torino – Pinerolo.

Dal comunicato stampa dell’ART si legge che la decisione tiene conto degli esiti di una consultazione e di un’audizione pubblica dei soggetti interessati.

La Delibera dell’Autorità è stata trasmessa al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai fini della pubblicazione di un unico bando di gara per l’affidamento delle tratte autostradali interessate dal procedimento  avviato dall’ART in data 31 maggio 2017.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano


venerdì 29 settembre 2017

Casello di Beinasco - Le interrogazioni (seconda parte)


Si è svolto in data 28/9/2017 il Consiglio Comunale del Comune di Rivalta.
All'ordine del giorno un'interrogazione in merito al Casello di Beinasco e il mancato invio di osservazioni all'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART). (Vedi post del 28/08/2017)
In merito alle risposte date dall'Assessore, (verificabili nella registrazione video del Consiglio), pubblico lettera inviata tramite pec all'Autorità di Regolazione dei Trasporti sotto riportata:
Spett.le Autorità di Regolazione dei Trasporti
c.a Gent.mo Ing. Roberto Piazza,
Ufficio Accesso alle infrastrutture

Chiedo scusa se ritorno sull'argomento ma in questi giorni si sono svolti due Consigli Comunali e un Consiglio della Città Metropolitana, a cui ho partecipato come uditore, in cui sono state presentate delle interrogazioni in merito alla mancata partecipazione degli enti interessati all'audizione e al mancato invio di osservazioni relativamente alla delibera n. 86/2017.

Secondo il mio modesto parere, grazie alla delibera dell'ART i Comuni avrebbero avuto un ottima occasione per poter presentare anche al Vostro Ente la problematica inerente al casello di Beinasco, che crea gravi problematiche di traffico e di inquinamento in più Comuni.

Il Comune di Rivalta, nella persona del Vice Sindaco e Assessore con deleghe al Bilancio, Patrimonio, Servizi Demografici, Polizia Urbana, Protezione Civile, Ambiente, Innovazione e Comunicazione, ha rilasciato delle dichiarazioni che mi hanno lasciato un po' perplesso (le dichiarazioni sono state estrapolate dalla registrazione streaming del Consiglio:

"Il Comune di Rivalta non ha partecipato a questo tipo di audizione”, cito dichiarazioni dell'Assessore: "E’ una questione di metodo sul fatto che gli enti locali vanno invitati formalmente alle consultazioni. Non è uso delle amministrazioni locali dover leggere facebook piuttosto che i comunicati stampa o i siti di tutte le autorità per sapere cosa quando e chi si consulta qualcuno. Esistono dei canali istituzionali precisi per cui, come dire, sarebbe prassi che se qualcuno ha bisogno o vuole avere delle informazioni e chiede all’Ente locale di esprimere un parere su un tema in particolare usasse come dire i canali consoni che usano un po’ tutti quanti".

L'Autorità di Regolazione dei Trasporti non ha quindi utilizzato dei "canali consoni"?

L'Assessore ha inoltre dichiarato che: "I nostri interlocutori privilegiati sono Città Metropolitana e Regione Piemonte che hanno sul tema della futura concessione il compito di mediare e individuare insieme al ministero dei trasporti le modalità per questo rinnovo oppure non rinnovo".  
Visto che l'Assessore durante il Consiglio Comunale si è rivolto a me indirettamente (in quanto sono stato il primo e unico ad aver sollevato personalmente la questione), dichiarando che: "Penso che alcuni di quelli che in queste settimane si sono appassionati sul tema non abbiano colto (non parlo dei consiglieri) quale era l’oggetto della consultazione”, ho la necessità di capire alcune cose, sempre da profano e non addetto alla materia ma desideroso di essere sempre informato e di dare a mia volta informazioni corrette:

L'Autorità di Regolazione dei Trasporti ha tra i suoi compiti:  
  • nel settore autostradale, stabilire, per le nuove concessioni, sistemi tariffari dei pedaggi basati sul metodo del price cap, con determinazione dell’indicatore di produttività X a cadenza quinquennale per ciascuna concessione. Definire gli schemi di concessione, da inserire nei bandi di gara relativi alla gestione o costruzione, gli schemi dei bandi relativi alle gare cui sono tenuti i concessionari autostradali per le nuove concessioni e gli ambiti ottimali di gestione delle tratte autostradali;
Leggo "Definire gli schemi di concessione, da inserire nei bandi di gara...".

Mi chiedo: Come si fa a non prendere in alta considerazione una delibera di un Ente che ha tale compito?Secondo me la soppressione o spostamento di un casello sicuramente ha un impatto sull'intero sistema tariffariosui criteri di ammissibilità dei costi, sul capitale investito netto, ecc… ecc…, ma non secondo l'Assessore, come da lui dichiarato durante il Consiglio. L'Assessore ha definito il documento allegato alla delibera "Super tecnico", che contiene "Tutte analisi scientifiche con modelli matematici da ingegneri".

Mi chiedo come può un'Ente non tenere conto del fatto che "la Direzione Generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del MIT, con nota del 5 ottobre 2016, acquisita al protocollo n. 7399/2016 (5 ottobre 2016), ha chiesto all’Autorità di acquisire lo Schema di concessione da porre a base di gara per l’affidamento della gestione della tratta autostradale A4 Torino – Ivrea – Quincinetto, A4/5 Ivrea -Santhià, Sistema Tangenziale di Torino e diramazione Torino Pinerolo, di complessivi 155,95 Km considerato che la concessione oggetto di riaffidamento è già scaduta in data 31 agosto 2016”.
Quanto sopra è un ulteriore passaggio contenuto nel documento "Super tecnico".
Le mie domande sono molto semplici:
1) L’ART non è competente nella definizione del Bando di Gara per l’assegnazione della nuova concessione?
2) Era possibile da parte di un Comune trattare la problematica del casello in fase di Audizione? Nel caso di Osservazioni inerenti la soppressione / spostamento del Casello, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti avrebbe preso in considerazione il tema? Il Comune di Scarmagno, ad esempio, ha chiesto tramite documento scritto, che nello schema di concessione, sia tutelata e salvaguardata la salute delle persone nei luoghi confinanti con l'arteria dai rumori prodotti dal traffico. 
3) L’ART non era la sede giusta per poter analizzare i problemi di traffico e smog che creano il casello di Beinasco?
4) Ha ragione l’Assessore definendo i mezzi di comunicazione dell’ART non consoni?
Rimango in attesa di un suo graditissimo riscontro.
Cordiali saluti
Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

mercoledì 27 settembre 2017

Casello di Beinasco - Le interrogazioni (prima parte)


In data odierna ho seguito direttamente il consiglio della Città Metropolitana in quanto, all'ordine del giorno, è indicata una interrogazione che riguarda la soppressione del casello di Beinasco sull’autostrada Torino-Pinerolo.

L'interrogazione è stata presentata dai Consiglieri dal Gruppo Consigliare Città di Città (di cui fa parte anche il Sindaco di Beinasco).

Tramite l'interrogazione si chiede alla Sindaca della Città Metropolitana:
se ha partecipato all'audizione indetta dall'Autorità di regolazione dei trasporti del 4 luglio;
se e quali osservazioni sono state presentate;

Praticamente sono state fatte le medesime domande che avevo posto in data 28 agosto con il tramite
del mio blog Informambiente Orbassano alla Città Metropolitana, ai Comuni di Beinasco, Orbassano e Rivalta.

In data 31/8 la Città Metropolitana, nella persona del Consigliere Antonino Iaria rilasciava una
propria dichiarazione in risposta alle mie domande.

Non ho avuto ancora risposte dai Comuni interessati, ma credo che queste arriveranno nel corso dei
prossimi consigli comunali (visto che a Beinasco e a Rivalta ci saranno delle interrogazioni sul tema casello. In merito al Comune di Orbassano al momento non ho notizie nonostante una mia richiesta tramite pec che pubblicherò successivamente).

Durante il Consiglio di oggi il Consigliere Iaria ha ribadito quanto già dichiarato nel comunicato stampa e cioè che la Città Metropolitana non ha partecipato all'Audizione dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti e che non ha inoltrato osservazioni, in quanto si è data la priorità ad un canale diretto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (incontri convocati presso il Ministero).

Rispondendo al Consigliere Barrea (Consigliere Comunale del Comune di Borgaro), Iaria ha dichiarato di non aver ricevuto un invito formale dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti (Barrea ha chiesto se è stato ricevuto un invito formale...La consultazione pubblica è stata indetta con una delibera... no su invito formale...ndr).

La Consigliera Canalis Monica (Comune di Torino) ha evidenziato il fatto che la questione casello non deve essere affrontata in maniera isolata ed è necessaria una concertazione con tutti i Comuni
interessati.

Un rappresentante della Zona 5 Pinerolese (rappresenta ben 45 Comuni), ha evidenziato l'importanza
dell'eliminazione e non dello spostamento del casello. Le problematiche relative all'evitare il
casello si ripresenterebbero in altri Comuni.

Il Consigliere Iaria ha infine ribadito che il problema casello / tangenziale e bandi futuri sarà
trattato congiuntamente dalle commissioni interessate.

Ora non ci resta che ascoltare le risposte alle interrogazioni che saranno presentate nei vari
Consigli Comunali (a cui assisterò e vi relazionerò in merito) e a seguire lo stato avanzamento lavori della questione Casello.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

martedì 26 settembre 2017

Rivalta - Pubblicata la relazione dell'Arpa


E' stata pubblicata la relazione dell'Arpa in merito alla campagna di rilevamento della qualità dell'aria con utilizzo del laboratorio mobile, effettuata nel periodo invernale 15 febbraio - 14 marzo 2017 nel Comune di Rivalta di Torino.

"Probabilmente" nell'estate del 2018 si svolgerà una nuova campagna estiva al fine di raccogliere ulteriori dati necessari alla stima del valore medio annuale degli inquinanti monitorati.

L'amministrazione locale del comune in data 25/5/2016 ha richiesto ad Arpa di svolgere una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria ponendo l'attenzione sull’area della frazione Pasta al confine con il territorio del comune di Orbassano. È stato quindi deciso di posizionare il laboratorio mobile per la misura della qualità dell’aria lungo via Torino, nel parcheggio accanto all’edicola in corrispondenza all’incirca del numero civico 99.

Dalle analisi effettuate da Arpa risulta che il parametro PM10 (polveri sottili) non ha rispettato i limiti di legge: sono stati registrati 10 superamenti del valore limite giornaliero di 50 µg/m3 in 25 giorni di monitoraggio invernale (a fronte di un numero massimo previsto dalla normativa su base annuale pari a 35 giorni).

La media delle concentrazioni di PM10 è di 43 µg/m3 , dato superiore alla media della Città Metropolitana di Torino, ma come riportato nella relazione dell'Arpa, in linea con la tipologia di sito di misura indagato – di traffico suburbano – e con i valori riscontrati in altre stazioni di monitoraggio della rete pubblica o privata situati in prossimità.

C'è comunque da constatare che il livello di PM10 è comunque oltre i limiti di legge, a prescindere dal fatto che sia in linea con altre aree.

Relativamente ai PM2.5 la media rilevata è stata di 28 µg/m3, con una media massima giornaliera di 53 µg/m3 e una media minima di 5 µg/m3. La normativa italiana ed europea, prevede solamente il rispetto di un limite annuale, pari a 25 µg/m3.

La relazione dell'Arpa è scaricabile al seguente link

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

Legenda:

Pm (Particulate Matter): termine generico con cui si definiscono delle particelle solide e liquide (particolato) che si trovano in sospensione nell'aria, aventi diametro aerodinamico inferiore a 10 µm e a 2.5 µm

µm: micrometro, corrispondente a un milionesimo di metro

µg/m3: microgrammo / metro cubo

lunedì 11 settembre 2017

SFM5 - Stato Avanzamento Lavori



S.f.m.5 - Aggiornamento n. 11

Il progetto SFM5 -  Fermata San Luigi di Orbassano, visto che presenta un approfondito studio di dettaglio degli impatti sulle componenti ambientali interferite e descrive compiutamente le misure di mitigazione per prevenire o mitigare gli impatti significativi e negativi è stato escluso dalla fase di valutazione impatto ambientale (VIA), subordinatamente al rispetto di precise condizioni e prescrizioni evidenziate in fase di verifica di assoggettabilità a VIA.
La fase di verifica di assoggettabilità a VIA è volta a determinare se un progetto debba o meno essere sottoposto alla successiva fase di verifica (art. 10 l.r. 40/1998 e art. 20 d.lgs. 152/2006).
L’esclusione della fase di valutazione che si configura come una deroga ad un’analisi ambientale più approfondita, deve essere supportata da un’analisi che evidenzi che il progetto presentato, non ha effetti negativi e significativi nei confronti dell’ambiente che lo dovrà accogliere.
Nel corso dell’istruttoria svolta sono state evidenziate alcune criticità ambientali, e, pertanto, sono state individuate delle prescrizioni vincolanti per le successive fasi progettuali / realizzative. Le prescrizioni richiederanno sicuramente del tempo al fine di essere organizzate e attuate.
Ora non ci resta altro che attendere la comunicazione della data di inizio lavori, che rischia di slittare di un altro anno, visto che sarà necessario organizzare al meglio le attività di monitoraggio Ante Operam che, per alcuni elementi, dovranno avere inizio almeno un anno prima dell’avvio dei lavori.
Fonte:  REGIONE PIEMONTE – VALUTAZIONE AMBIENTALE CODICE PRATICA 2017-8/VER

Andrea Suriani

domenica 10 settembre 2017

Casello di Beinasco - La risposta dell'Autorità

In merito al post pubblicato sul Blogger in cui ho evidenziato la mancanza di osservazioni da parte dei vari Comuni interessati dal casello, e dalla Città Metropolitana, a seguito della delibera dell'Autorità di regolazione dei trasporti, ho ricevuto una risposta direttamente dall'Autorità in merito alle seguenti domande:
Come mai non sono pervenute osservazioni dalle Amministrazioni dei Comuni interessati dal casello di Beinasco (Beinasco, Orbassano, Rivalta, Piossasco, Volvera, None) e dalla Città Metropolitana di Torino?
Non era quella la sede giusta?
Nessun rappresentante delle varie amministrazioni ha partecipato all’audizione del 4 luglio?
Riporto il testo della mail ricevuta dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti.

Egr. sig. Suriani,
ringraziandola per l’attenzione, relativamente alla delibera da lei citata, le confermiamo che l’Autorità ha provveduto a fornire tutte le informazioni necessarie con la massima trasparenza come per le precedenti consultazioni, in attuazione del regolamento interno “per lo svolgimento in prima attuazione dei procedimenti per la formazione delle decisioni di competenza dell’Autorità e per la partecipazione dei portatori di interesse”, visibile sul sito internet dell’Autorità all’indirizzo http://www.autorita-trasporti.it/regolamenti.
In particolare:
- La delibera n. 86/2017 è stata approvata dal Consiglio dell’Autorità il giorno venerdì 23 giugno 2017, e pubblicata sul sito istituzionale nella stessa giornata.
- Il giorno lunedì 26 giugno la notizia è stata pubblicata sull’home page del sito Internet dell’Autorità, evidenziata da una foto, e corredata dal comunicato stampa n. 12/2017.
- Il comunicato stampa, inviato come di consueto a tutte le testate giornalistiche di settore e generaliste, è stato recepito e pubblicato, come da lei stesso confermato, in numerosi articoli, sia su giornali cartacei che online.
- L’audizione del 4 luglio, annunciata anch’essa con le modalità di cui sopra, è stata la prima occasione per partecipare al procedimento da parte dei portatori di interesse.
- La consultazione si è conclusa il 24 luglio 2017 con le osservazioni scritte visibili sul sito internet dell’Autorità.
Rimanendo a sua disposizione per ulteriori delucidazioni in merito, la saluto cordialmente.
Direzione Ufficio Accesso alle Infrastrutture

giovedì 31 agosto 2017

Casello di Beinasco: precisazioni del Consigliere Iaria


In merito al post del 28/08/2017 allego comunicato stampa del Consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici e infrastrutture Antonio Iaria, con cui risponde alle mie perplessità in merito alla mancanza di osservazioni da parte della Città Metropolitana e di vari Comuni, nell’ambito di una consultazione indetta dall’Autorità di regolazione dei trasporti per la definizione dello schema di concessione relativo ad alcune tratte autostradali tra cui la Tangenziale di Torino e la Torino-Pinerolo

Mi chiedo a questo punto: a che cosa serve l'Autorità di Regolazione dei Trasporti?




Il Consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici e infrastruttureAntonino Iaria, risponde ad una richiesta di chiarimenti pubblicata il 28 agosto scorso nel blog “Informambiente Orbassano” e intitolata “Casello di Beinasco. Osservazioni non pervenute”. 

Il responsabile del blog chiedeva sostanzialmente se è vero che la Città Metropolitana di Torino e i Comuni interessati alla questione dell’eventuale soppressione del casello di Beinasco sull’autostrada Torino-Pinerolo (Beinasco, Orbassano, Rivalta, Piossasco, Volvera, None) non hanno fatto pervenire in tempo utile le loro osservazioni nell’ambito di una consultazione indetta dall’Autorità di regolazione dei trasporti per la definizione dello schema di concessione relativo ad alcune tratte autostradali tra cui la Tangenziale di Torino e la Torino-Pinerolo

Il Consigliere Iaria spiega che “la Città Metropolitana di Torino si è fatta parte attiva nell’ambito dei tavoli tecnici ministeriali e regionali dedicati alla predisposizione della nuova concessione del sistema autostradale A5 Torino-Ivrea-Quincinetto, della A4/A5 Ivrea-Santhià, del sistema Tangenziale di Torino, della diramazione Torino-Pinerolo e della A21 Torino-Alessandria-Piacenza. 
Lo abbiamo fatto tenendo presenti le istanze del territorio, oggetto di una mozione approvata nella seduta del Consiglio Metropolitano del 29 dicembre scorso. Il tema del rinnovo delle concessioni autostradali è anche oggetto di un confronto iniziato nel mese di luglio nella III Commissione del Consiglio metropolitano. La discussione proseguirà nel mese di settembre”. 

“Nel mese di maggio, - precisa Iaria - si sono svolti due incontri convocati presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nei giorni 12 e 29. Erano presenti, oltre ai funzionari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Regione Piemonte (Assessorato ai Trasporti), dell’Autorità di Bacino del Fiume Po e della Città Metropolitana di Torino. 

Gli Uffici del Ministero hanno informato i rappresentanti degli Enti locali dell’avvio dell’iter di predisposizione degli atti riguardanti il nuovo bando per la concessione dei tratti autostradali. Sulla base delle indicazioni ricevute, si è discusso e analizzato un primo ipotetico elenco di interventi infrastrutturali, da inserire come condizione nel nuovo bando a carico del concessionario e rientranti nelle specifiche indicate dai tecnici ministeriali”. 

Il Consigliere metropolitano delegato ai lavori pubblici e infrastrutture precisa inoltre che “stanti le istanze pervenute dal territorio, è state evidenziata da parte del nostro Ente la necessità di approfondire gli impatti relativi ai caselli attualmente presenti sulla rete. Nello specifico è stata richiesta l’analisi sulla Barriera di Beinasco, con la richiesta di esaminare e valutare la possibilità di una ricollocazione. Il 5 luglio la Regione Piemonte ha inoltrato al competente Ministero delle Infrastrutture e Trasporti l’elenco degli interventi ipotizzabili e le istanze raccolte dal territorio”.