CENTRALE ELETTRICA di RIVALTA



17/04/2018 Aggiornamento n. 16

Centrale Elettrica di Rivalta 

Iter di assoggettabilità alla VIA concluso

Determinazione direttoriale di assoggettabilità alla VIA

In data 16/04/2018 è stata pubblicata la determinazione direttoriale di assoggettabilità alla VIA (valutazione di impatto ambientale), con cui si è determinato l’assoggettamento alla procedura di valutazione dell’impatto ambientale del progetto di “Ricostruzione della centrale termoelettrica di Rivalta di Torino con motori endotermici di potenza complessiva pari a 148 MWt” proposto dalla società Snowstorm s.r.l.. 

Al provvedimento è ammesso ricorso al TAR entro 60 giorni ed al Capo dello Stato entro 120 giorni decorrenti dalla notifica dell’atto.

Le tante criticità evidenziate anche nel parere della Commissione Tecnica di Verifica sembrerebbero di non facile soluzione...

Che cosa faranno ora i Comuni interessati e la Regione?

Seguiranno aggiornamenti...

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

Fonte: Determinazione direttoriale di assoggettabilità alla VIA

10/04/2018 Aggiornamento n. 15

Centrale Elettrica di Rivalta 

Il parere della Commissione Tecnica di Verifica.

Con il parere n. 2699 del 6/4/2018 la commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale si è espressa in merito alla costruzione della Centrale Elettrica di Rivalta.

Il progetto deve essere approfondito e sottoposto a procedura di valutazione di impatto ambientale!

Continuo a sostenere che la costruzione della Centrale Elettrica comporterebbe ulteriori danni ambientali in una zona già martoriata da continue emissioni di inquinanti!

Troppo presto per cantar vittoria... Quanto sopra non è purtroppo la conferma che la centrale non si farà.

Sono state evidenziate diverse criticità tra cui:

sulla base della documentazione presentata non è stato possibile valutare la presenza di possibili impatti sulle componenti ambientali principali, ne tantomeno escludere possibili impatti significativi;

non sono state predisposte ne illustrate misure di mitigazione ambientale del progetto;

le carenze documentali risultano difficilmente colmabili anche a fronte di una eventuale richiesta di integrazioni della documentazione.

Seguiranno aggiornamenti...

Andrea Suriani 
Informambiente Orbassano

Fonte: Parere n. 2699 del 6/4/2018

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22/02/2018 Aggiornamento n. 14

Centrale Elettrica di Rivalta

Il proponente rilascia nuova documentazione.

In riferimento alle risultanze delle Conferenza dei Servizi che si è svolta a in data 15 Gennaio 2018 a cui ha partecipato anche l'Amministrazione di Rivalta, il proponente ha voluto fornire un riscontro ai temi evidenziati.

Dalla lettura delle conclusioni indicate nel documento reperibile nel sito del Ministero dell'Ambiente, il proponente ha messo a confronto anche il nuovo impianto con la precedente centrale Turbogas smantellata nel corso degli anni scorsi.

Tra le conclusioni del proponente si evince che:

• Il quadro emissivo relativo alla configurazione di progetto va ad essere ridotto rispetto alla configurazione Turbogas dell’impianto sia in termini di concentrazione, che di flussi di massa;

• gli impatti ambientali oggetto del progetto siano da considerarsi non rilevanti in assoluto ed in particolare rispetto alla precedente configurazione impiantistica;

• Il quadro dei consumi idrici relativo alla configurazione di progetto va ad essere notevolmente ridotto rispetto alla configurazione Turbogas;

Sempre secondo il proponente, "lo svolgimento delle successive procedure autorizzative fra cui l’Autorizzazione Integrata Ambientale, il Permesso di Costruzione e l’Autorizzazione Paesaggistica, a valle di un eventuale esito favorevole della procedura di valutazione ambientale in essere, forniscono
ampie garanzie sulla possibilità di verificare il puntuale rispetto delle prescrizioni normative nonché sulla facoltà di intervenire nel controllo dei rispettivi aspetti ambientali".

Seguiranno aggiornamenti.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

Fonte: Ministero dell'Ambiente
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05/02/2018 Aggiornamento n. 13


Centrale Elettrica di Rivalta

Il proponente ritorna alla carica, ma nessuna controdeduzione alle criticità ambientali evidenziate!

Dopo le pubblicazioni delle varie osservazioni, nel sito del Ministero dell'ambiente sono state pubblicate ulteriori integrazioni redatte dal proponente del progetto Snowstorm Srl, relativamente al tema paesaggistico e all'impatto acustico ambientale.

Al momento non sono stati presentati ulteriori documenti dal proponente e, in particolare, nessuna controdeduzione in merito alle criticità ambientali che sono state ben evidenziate nelle osservazioni redatte dal Comitato di Cittadinanza Attiva Rivalta Sostenibile in data 22/01/2018.

Nell'elaborato "Integrazioni paessaggistiche", il proponente ha focalizzato l'attenzione sul sito di Stupinigi e il Monte San Giorgio.

Per quanto riguarda Stupinigi, secondo il proponente "il riscontro fotografico evidenzia una assenza dal profilo di orizzonte della centrale turbogas che, come sviluppo verticale massimo, coincide con quello dell’intervento in esame. C’è da segnalare che la fitta coltre boschiva del Compendio Stupinigi fornisce un ulteriore barriera alla visuale".

Per quanto riguarda il Monte San Giorgio, secondo il proponente "l’esame dei riscontri fotografici evidenzia come la interposizione del sito FCA, intensamente edificato e caratterizzato da sistemi architettonici a sviluppo verticale molto spinto fino a circa 50 m, renda sostanzialmente irrilevante l’interferenza paesaggistica prodotta dal sito nella sua configurazione storica".

E' stato inoltre allegata la documentazione previsionale di impatto acustico ambientale, che ritiene, previsionalmente, "che l’impatto acustico ai recettori ed a confine di pertinenza connesso all’operatività della centrale di produzione di energia elettrica da realizzarsi nel Comune di Rivalta di Torino (TO) ed indagata nella presente analisi, sia conforme ai limiti sanciti dalla normativa di settore".


Sono stati inoltre allegati altri documenti, tra cui fotosimulazioni e comparazioni dell'intervento, una carta della visibilità aerea, un elaborato paessagistico.


Andrea Suriani
Informambiente Orbassano
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22/01/2018 Aggiornamento n. 12

Sono state pubblicate nel sito del Ministero dell'Ambiente le osservazioni inoltrate dal Comitato di Cittadinanza Attiva Rivalta Sostenibile, dalla Sig.ra Rosalia Claudia Zammito e dalla Sig.ra Adelaide Maria Rosa Ramassotto.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano
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22/01/2018 Aggiornamento n. 11

Sono state pubblicate nel sito del Ministero dell'Ambiente le osservazioni inoltrate dai Comuni di Rivalta, Volvera e Piossasco.

Le osservazioni sono scaricabili CLICCANDO QUI

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano
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16/01/2018 Aggiornamento n. 10


Le controdeduzioni del proponente alle mie osservazioni e la richiesta al Ministero dell’Ambiente da parte della Direzione generale Archeologia,  belle arti e paesaggio all’assoggettamento alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto della centrale.

Inoltro un aggiornamento in attesa di conoscere nello specifico le osservazioni presentate dalle amministrazioni di Piossasco, Rivalta e Volvera durante la Conferenza dei Servizi del 15/01/2018, che probabilmente saranno trattate dal Sindaco di Rivalta e dagli Assessori competenti nell’assemblea pubblica che si svolgerà questa sera alle 18:30 a Tetti Francesi .  

La Snowstorm Srl (il proponente della costruzione della centrale) ha risposto  alle mie osservazioni che ho inviato il 3 gennaio 2018, 11 giorni prima la data prefissata per la conferenza dei servizi a cui hanno partecipato le varie amministrazioni interessate.

Il primo quesito che ho posto era riferito a quali potevano essere le reali necessità di costruire una nuova centrale elettrica. Il proponente ha risposto che “Lo scopo della centrale elettrica sarà quello di “garantire continuità al servizio, in sicurezza ed economia di esercizio non di base, ma di integrazione, nelle ore dell’anno durante le quali la produzione da fonti rinnovabili non è in grado di soddisfare la domanda del sistema elettrico”.

Ecco quindi svelato lo scopo della centrale elettrica e dell’interesse del proponente a costruirla , rispondendo anche al quesito che si erano posti le varie amministrazioni di Volvera, Rivalta e Piossasco tramite il loro comunicato stampa congiunto del 12 gennaio 2018.

Proseguendo con le controdeduzioni del proponente alle mie osservazioni, relativamente al rumore sono state allegate n. 2 mappe per il periodo diurno e notturno. Secondo il proponente i livelli di immissione sonora rispettano i limiti normativi e tiene ad evidenziare che l’impianto non prevede un funzionamento continuo, ma opererà ad integrazione della produzione delle Fonti energetiche rinnovabili. Date un’occhiata alle mappe per rendervi conto dell’impatto che avrà la centrale (pagine 8 e 9 del documento controdeduzioni).

Non risolto l’aspetto della gestione dei reflui: Alla mia domanda in merito alla gestione dei reflui, il proponente risponde che, “al momento, non si prevede di utilizzare, l’originaria connessione all’impianto dell’adiacente Stabilimento Fenice, ma si provvederà all’allaccio alla pubblica fognatura così come si manterrà lo scarico nel canale Volvera per le acque di seconda pioggia. A tal fine si precisa che l’iter autorizzativo necessario verrà espletato nella successiva fase di istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale”.

In merito alle procedure di bonifica del sito il proponente sottolinea che il sito non è contaminato e che i lievi superamenti riscontrati nell’acqua di falda sono di origine esterna.  Sarà anche vero ma è necessario attendere i risultati dell’indagine ambientale in corso da parte di Arpa Piemonte così come fatto intendere dal proponente stesso nelle controdeduzioni.

E’ infine notizia di oggi che la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio ha chiesto al Ministero dell’Ambiente, la pronuncia negativa in merito all’esclusione dall’assoggettamento alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto.

Secondo la Direzione citata, il proponente ha sottovalutato l’importanza di alcuni aspetti, tra cui la Palazzina di caccia di Stupinigi e il territorio circostante, evidenziando diverse criticità contenuto all’interno dello Studio Preliminare Ambientale presentate dal proponente.

Sono stati infatti contestati alcuni aspetti, tra cui la mancata consultazione del Piano paesaggistico Regionale da parte del proponente e pertanto, lo Studio preliminare ambientale,  “non ha prodotto un’adeguata descrizione dei potenziali impatti significativi prodotti sul patrimonio culturale paesaggistico e sul paesaggio con la costruzione della nuova centrale”.

La Palazzina di caccia di Stupinigi è inserita in una Zona definita di “notevole interesse pubblico” e anche la Soprintendenza  Archeologia, belle arti e paesaggio è intervenuta in merito (parere del 22/12/2017), rilevando che l’altezza dell’edificio e delle relativi torri (ricordo che saranno alte 30 metri…) “consente di ipotizzare una possibile interferenza visiva con siti esterni all’area di intervento riconosciuti di interesse paesaggistico, ed in particolare con il Monte San Giorgio a Piossasco, e soprattutto con il compendio del parco esterno e dei tenimenti agrari della Palazzina di Caccia di Stupinigi, correlati al vincolo relativo ai Tenimenti dell’Ordine Mauriziano e alla perimetrazione di Buffer Zone del sito seriale Unesco delle Residenze Sabaude”.

Lo Studio Preliminare Ambientale fa supporre che la costruzione della nuova centrale renda necessaria la costruzione di una “eventuale linea in progetto” di collegamento elettrico, senza però specificare una descrizione delle caratteristiche fisiche di progetto e dei potenziali impatti rilevanti indotti anche sul paesaggio.

Lo Studio Preliminare Ambientale non descrive le caratteristiche del progetto per la parte relativa alla fornitura del gas naturale e pertanto non è per nulla chiaro quali potranno essere i potenziali impatti sulle componenti ambientali del patrimonio culturale e del paesaggio, soprattutto se si dovesse determinare la nuova costruzione di gasdotti e/o serbatoi di accumulo o l’eventuale adeguamento di quelli già esistenti del precedente impianto.

Ricapitolando, lo Studio Preliminare Ambientale redatto dal proponente, secondo quanto riportato nel documento della Direzione Generale Archeologica belle arti e paesaggio, “non ha descritto tutti i potenziali impatti rilevanti sulle componenti ambientali, ma anche non ha adeguatamente descritto le caratteristiche fisiche del progetto proposto”.

Da quanto sopra pare proprio che sia inevitabile assoggettare il progetto alla Valutazione di Impatto Ambientale e che sussistano i presupposti affinché il proponente  non otterrà il permesso a costruire, tutelando la conservazione del paesaggio e del  nostro territorio che presenta criticità ambientali critiche da non sottovalutare.



Fonti:

Osservazioni di Andrea Suriani 

Controdeduzioni alle osservazioni di Andrea Suriani http://www.va.minambiente.it/File/Documento/227784

Osservazioni di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio
http://www.va.minambiente.it/File/Documento/227786


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15/01/2018 Aggiornamento n. 9

In data 16 gennaio 2018 si svolgerà un incontro pubblico in cui verrà illustrato l'esito della conferenza dei servizi che si è svolta in data odierna. Parteciperanno il Sindaco di Rivalta e gli Assessori competenti.
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15/01/2018 Aggiornamento n. 8


Le caratteristiche della Centrale
N. 4 camini alti 30 metri
Portata per ogni camino: 81.042,00 Nm3/h per un totale di 324.168 Nm3/h
Consumo di gas naturale: 77.894.800 Nm3 per 5000 ore di utilizzo ipotizzate in 1 anno.
Configurazione emissiva dei principali inquinanti:
Ossido di Carbonio (CO): 105.354,60 Kg/anno
Ossidi di Azonto (NOx): 42.141,84 Kg/anno
Ammoniaca: 21.070,92 Kg/anno
Proviamo a fare riferimento per un attimo all’applicazione delle norme nazionali e regionali vigenti ai fini del contenimento delle emissioni in atmosfera ed in particolare al perseguimento di un bilancio ambientale positivo.
PERSEGUIMENTO DI UN BILANCIO AMBIENTALE POSITIVO...
Proviamo solo ad immaginare per un attimo il carico ambientale che il nostro territorio deve sopportare...
L'aggiungere altre emissioni all'attuale bilancio ambientale per un'opera che da quanto si è capito se ne può fare tranquillamente a meno, non farebbe altro che peggiorare l'inquinamento dell'aria. Altro che bilancio ambientale positivo...
Informambiente Orbassano
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12/01/2018 Aggiornamento n. 7


Considerazioni sulla centrale da “non addetto ai lavori”.

In un rapporto sull'energia redatto dalla Provincia di Torino nel 2014 (9°  rapporto sull’energia 2014) è evidenziato che nel corso del 2013 si è confermata la vocazione provinciale a produrre più energia elettrica di quella necessaria al fabbisogno interno. Mi chiedo prima di tutto quali possano essere le reali necessità di installare una nuova centrale elettrica nel comune di Rivalta di Torino, ai confini con Gerbole di Volvera e Tetti Francesi.

Nel progetto di ricostruzione della centrale presentato dal committente risultano alcune criticità documentate negli stessi documenti reperibili in internet nel sito del Ministero dell’Ambiente.
Assetto idrogeologico:
Il sito che ospiterà la centrale è situato vicino a zone di dissesto derivanti da aggiornamento di strumenti urbanistici approvati, nel dettaglio: (PAI: Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico del bacino del Po)
• 600m a sud ovest da un’Area di esondazione a pericolosità media o moderata individuata dal PRG
• Circa 600 m a nord est da un’aree di esondazione a pericolosità elevata individuata dal PAI-PRG ( PAI Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico del bacino del Po)
• 3.2 km a sud ovest da un’Area di esondazione a pericolosità media o moderata individuata dal PRG
• 3.2 a SW da un’aree di esondazione a pericolosità elevata individuata dal PAI-PRG  
·  4.1 km nord est un’Area di esondazione a pericolosità media o moderata individuata dal PRG

Se sussistono queste criticità come è possibile autorizzare la ricostruzione della centrale?

Acqua:

Secondo quanto dichiarato dal committente (documento 17-F-VA-RT pagina 9) “non esiste acqua di processo per cui i consumi di acqua saranno riferiti al solo uso di tipo domestico ed al ripristino delle acque del circuito di raffreddamento che essendo a ciclo chiuso ha solo perdite tecniche fisiologiche (3l/MWhe) “.

Tramite il raffreddamento con radiatori l’acqua è ricircolata in un circuito chiuso, pertanto non ci sono acque reflue di processo. Eventuale acqua contaminata, frutto di processi di manutenzione come l’acqua usata per lavaggi degli equipaggiamenti è raccolta in serbatoi e gestita come rifiuto (documento 15-F-VA-RT pagina 23).

Sempre nel  documento 15-F-VA-RT pagina 20, si fa però riferimento ad acque di scarico ed esattamente:  “I reflui prodotti dall’impianto sono di due tipi: le acque di scarico provenienti da bagni, vasche di raccolta delle acque meteoriche e le acque per i lavaggi sono scaricate nella fognatura comunale, mentre le acque oleose, provenienti dai drenaggi e dalla zona dell’impianto olio lubrificante vengono raccolte in un apposito serbatoio e smaltite”.

In merito a quanto sopra riportato mi chiedo: quali sono le modalità di smaltimento delle acque oleose? Come mai le acque oleose non sono definite “acqua di processo” pur essendo prodotte dalla normale funzionalità dell’impianto?

Da quanto riportato nel documento 17-F-VA-RT pagina 39 si evidenzia che nella precedente centrale elettrica (ex Serene), lo scarico delle acque confluiva nell’impianto di trattamento acque reflue della Fenica SpA.

Nel documento il committente lascia trapelare qualche dubbio a riguardo, in quanto è riportato testualmente che “tale configurazione sarà con ogni probabilità modificata con la previsione dell’allaccio diretto alla pubblica fognatura, mentre per le acque di seconda pioggia è previsto lo scarico presso il canale Volvera così come nella precedente configurazione salvo diverse indicazioni da parte delle autorità competenti.

Tale aspetto dovrà essere necessariamente approfondito in fase di conferenza dei servizi “DALLE AUTORITA’ COMPENTENTI”. Che cosa decideranno in merito?

Rumore:

Uno dei problemi principali delle precedente centrale elettrica era il rumore. Il problema era stato sollevato soprattutto dagli abitanti di Gerbole di Volvera (Via Verdi ad esempio) .

La centrale elettrica sorgerà nella Zona Industriale e il comune di Rivalta è dotato di Piano di Zonizzazione Acustica comunale che definisce la zona industriale come Classe VI – “area esclusivamente industriale”. Per la classe VI i valori limite in decibel sono 65 (periodo diurno) e sempre 65 decibel per il periodo notturno.

Nel documento 17-F-VA-RT pagina 13 è indicato che : ”E’ possibile operare per ridurre l’impatto acustico dell’impianto intervenendo su ottimizzazione del layout, selezione e localizzazione di component critici; attenuazione del carico di aria in ingresso ed dei gas esausti in uscita; sistema di raffreddamento - tipo e localizzazione dei radiatori o degli relativi equipaggiamenti di raffreddamento; sistema di ventilazione: ventilazione dell’aria in ingresso. Progettazione delle strutture: ottimizzazione delle strutture”.  

Dai documenti allegati non è chiaro l’impatto acustico dell’impianto nelle zone residenziali circostanti. La domanda sorge spontanea: Che tipo di impatto acustico avrà la nuova Centrale sul territorio residenziale circostante?

Procedura di bonifica:

Nel mese di maggio 2014 Arpa ha eseguito un campionamento delle acque sotterranee presso il sito della Centrale.

Sono stati riscontrati lievi superamenti (quanto lievi?... Ndr)della concentrazione soglia di contaminazione (CSC)  per Tetracloroetilene e 1,2 dicloropropano.

Arpa evidenzia inoltre delle criticità in merito ad un report trasmesso da Snowstorm denominato “Studio sull’origine dei contaminati rilevati nei terreni e nelle acque sotterranee”:

“Dai dati disponibili relativi all’area di interesse non è possibile escludere del tutto un contributo del sito alla contaminazione delle acque sotterranee;

Le valutazioni in merito al fondo naturale del terreno per Cromo e Nichel devono essere avvalorate da campionamenti effettuati in aree limitrofe al sito e non interessate da attività produttive/impattanti;

Non è presente una descrizione accurata delle attività eseguite nel tempo e della loro dislocazione entro lo stabilimento, informazione basilare al fine dell’ubicazione dei punti di monitoraggio suoli e acque per la verifica ambientale;

I punti di campionamento del terreno paiono in gran parte posizionati in posizione esterna rispetto ai settori di lavorazione (officine, zone di trasformazione, aree stoccaggio oli, ecc…)”.

In data 28/10/2016 ERM Italia (consulente di parte) ha emesso rapporto relativo ad “Indagine Ambientale per la Valutazione del Fondo Naturale e/o Antropico” che ha evidenziato quanto segue:

“L’indagine ha permesso di giungere alla conclusione che la rilevata di metalli nei terreni insaturi del Sito sia da considerarsi dovuta alla presenza di un fondo naturale e che le concentrazioni eccedenti le CSC riscontrate nelle acque sotterranee siano attribuibili alla presenza di sorgenti antropiche esterne al Sito (solventi clorurati) o di un fondo naturale (nichel). Con riferimento al manganese, le eccedenze delle CSC potrebbero essere legate a bassi valori di ossigeno disciolto, già presenti in ingresso al Sito.

Nel maggio 2017 è stata svolta una campagna di monitoraggio delle acque sotterranee con le seguenti conclusioni:

I superamenti osservati risultano localizzati in modo diffuso su tutto il sito per quanto riguarda il manganese, il nichel, il tetracloroetilene e l’1,2-dicloropropano, mentre per i restanti parametri i superamenti risultano più puntuali. L’analisi della campagna si conclude evidenziando che “non vi sono evidenze di contributi del sito a carico delle acquee sotterranee per gli analiti di interesse.

Sono dell’idea che Arpa dovrà necessariamente effettuare una campagna di monitoraggio delle acquee sotterranee, in contradditorio con quanto effettuato da ERM Italia (consulente di parte) visto la pericolosità degli elementi localizzati nel sito (vedasi 1,2-dicloropropano ad esempio) e che pertanto, potrebbero confluire negli scarichi che saranno individuati in fase di progettazione.

Rete di teleriscaldamento

La società committente ha prospettato tra le ricadute positive sul territorio, future reti di teleriscaldamento per la fornitura di energia termica alle abitazioni e alle aziende del luogo. Nella documentazione allegata dal committente non risulta nessuno studio in merito alla fattibilità della realizzazione di tale rete.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano

____________________________________Centrale elettrica di Rivalta di Torino:
Le caratteristiche della Centrale
N. 4 camini alti 30 metri
Portata per ogni camino: 81.042,00 Nm3/h per un totale di 324.168 Nm3/h
Consumo di gas naturale: 77.894.800 Nm3 per 5000 ore di utilizzo ipotizzate in 1 anno.
Configurazione emissiva dei principali inquinanti:
Ossido di Carbonio (CO): 105.354,60 Kg/anno
Ossidi di Azonto (NOx): 42.141,84 Kg/anno
Ammoniaca: 21.070,92 Kg/anno
Proviamo a fare riferimento per un attimo all’applicazione delle norme nazionali e regionali vigenti ai fini del contenimento delle emissioni in atmosfera ed in particolare al perseguimento di un bilancio ambientale positivo.
PERSEGUIMENTO DI UN BILANCIO AMBIENTALE POSITIVO...
Proviamo solo ad immaginare per un attimo il carico ambientale che il nostro territorio deve sopportare...
L'aggiungere altre emissioni all'attuale bilancio ambientale per un'opera che da quanto si è capito se ne può fare tranquillamente a meno, non farebbe altro che peggiorare l'inquinamento dell'aria. Altro che bilancio ambientale positivo...
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12/01/2018 Aggiornamento n. 6

In data 15 gennaio 2018 si svolgerà la Conferenza dei Servizi a cui parteciperanno le amministrazioni interessate dal progetto e altri enti (Città Metropolitana, Regione Piemonte, ecc...).

In data 16 gennaio 2018 si svolgerà un Incontro Pubblico in cui la cittadinanza sarà informata in merito all'esito della conferenza dei servizi, dal Sindaco di Rivalta di Torino e degli Assessori competenti.

Appuntamento alle ore 18:30 presso il Centro Sociale di Via Fossano - Tetti Francesi.
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28/12/2017 Aggiornamento n. 5

Finalmente i giornali iniziano a trattare l'argomento della Centrale elettrica e anche le amministrazioni danno un cenno di riscontro.

 

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27/12/2017 Aggiornamento n. 4

Risposta al Sindaco di Volvera


Sig. Sindaco Ivan Marusich intanto grazie per il suo riscontro. La procedura di Verifica di Assoggettabilità a VIA è stata avviata in data 28/11/2017 e resa disponibile sul sito del Ministero dell'Ambiente http://www.va.minambiente.it/.../Documentazione/1714/3009.

Personalmente sono venuto a conoscenza del progetto consultando il sito della Regione Piemonte dedicato ai progetti in corso di valutazione.
http://www.regione.piemonte.it/.../valutazioni.../via.htm

Non ero a conoscenza del fatto che le amministrazioni siano venute a conoscenza del progetto dopo quasi un mese dall'avvio della verifica di Assoggettabilità a Via.

La ringrazio intanto per aver risposto alla mia domanda in merito alla convocazione o meno della Conferenza dei Servizi.

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano
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27/12/2017 Aggiornamento n. 3

Risposta del Sindaco di Volvera al mio post del 27/12/2017

"Le Amministrazioni sono state informate, per la prima volta, il giorno 20/12/2017, con una comunicazione da parte della Regione Piemonte con la quale è stata convocata una conferenza dei servizi. In questo momento la nostra Amministrazione sta valutando come intervenire nel merito. Ci saremmo aspettati dal proponente un coinvolgimento in fase iniziale e non a iter avviato, oltretutto a cavallo delle festività. Non credo si possa pretendere, a 7 giorni dall'arrivo della comunicazione, che le Amministrazioni espongano il tema, prima di averlo approfondito".

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27/12/2017 Aggiornamento n. 2

Centrale elettrica di Rivalta di Torino (Tetti Francesi) Ancora nessuna notizia...
In data 19/12/2017 ho dato notizia dell'avvio della procedura di verifica di assoggettabilità a Via (Valutazione di Impatto Ambientale) per la ricostruzione della nuova centrale termoelettrica di Rivalta di Torino.
Ad oggi non ho riscontrato nessuna notizia informativa divulgata ai cittadini da parte delle nostre Amministrazioni...
Eppure l'impatto ambientale della Centrale non interesserà solo il comune di Rivalta di Torino:
Oltre Rivalta di Torino sono altri i Comuni confinanti interessati, tra cui Orbassano, Volvera, Piossasco.
I vari assessori all'ambiente dei comuni citati e i Sindaci sono informati in merito alla ricostruzione della centrale?
E' possibile da parte loro avere delle informazioni chiare e precise in merito? Ad esempio che patto ambientale avrà la centrale? E' stata convocata una conferenza dei Servizi oppure anche i Comuni interessati avranno come unica possibilità quella di inoltrare eventuali Osservazioni entro il 21/01/2018 così come indicato nelle tempistiche del procedimento VIA? I Comuni interessati si avvaleranno del supporto di tecnici specializzati per inviare le osservazioni o per partecipare alla conferenza dei servizi (se prevista)?
Dobbiamo limitarci a credere a quanto dichiara il proponente nello studio preliminare e cioè che "pur non avendo svolto una simulazione annuale degli impatti delle emissioni sulla qualità dell’aria è ragionevole ipotizzare che il contributo emissivo alla concentrazione media annuale possa essere quantificato nell’ordine di grandezza di un decimo della concentrazione massima e quindi a valori che non determinano effetti sulla qualità dell’aria". Personalmente non ritengo esaustiva questa affermazione!
Pagine come Informambiente Orbassano vengono spesso criticate, ma allora perché le varie Amministrazioni non provvedono direttamente ad informare i cittadini in merito agli aspetti ambientali in maniera esaustiva e soprattutto in tempi brevi?

Andrea Suriani
Informambiente Orbassano
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19/12/2017 Aggiornamento n. 1

Una nuova centrale elettrica a Tetti Francesi?

È stata avviata in questi giorni la procedura di verifica di assoggettabilità a Via (Valutazione di Impatto Ambientale) per la ricostruzione della nuova centrale termoelettrica di Rivalta di Torino, con motori endotermici di potenza complessiva pari a 148 MWt.

Clicca qui per verificare la documentazione pubblicata dal Ministero dell'Ambiente

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